Recensione del film “Parthenope”
In una recente intervista Sorrentino ha teorizzato il valore della noia. Non direi che in Parthenope sia passato alla pratica. Premesso che bisogna essere amanti delle sfumature del (altro…)
In una recente intervista Sorrentino ha teorizzato il valore della noia. Non direi che in Parthenope sia passato alla pratica. Premesso che bisogna essere amanti delle sfumature del (altro…)
Si conclude la grande rassegna veneziana
Arrivati agli ultimi giorni della Biennale 2024 tutti gli appassionati d’arte, anche quelli che hanno saltato l’appuntamento veneziano, conoscono la questione. Il curatore Adriano Pedrosa, valente direttore dell’’Istituto d’Arte di San Paulo, ha deciso sotto il titolo “Foreigners everywhere” di vararne una diversa da tutte le precedenti, popolando gli spazi con opere di artisti “altri” rispetto al canone dominante occidentale.
(altro…)
Quale cambiamento si nasconde dietro la vittoria di Trump
Prima di spiegare perché con l’elezione di Trump finisce il mondo in cui sono nato (cioè, quello che corre dal
1961 fino al 5 novembre 2024) è giusto specificare che tutta una serie di critiche riguardanti questo esito
elettorale – e che in buona parte sottoscriverei a titolo personale – lasciano il tempo che trovano. (altro…)
Bisognerebbe cominciare a intitolare le vie a persone che non sono ancora nate. Per incentivarle a fare del loro meglio, e liberare intanto i trapassati dal peso oscillante del giudizio storico.
Neanche il regista più versatile riguardo a temi, epoche, ambienti è capace di cimentarsi con le memorie del mondo rurale e contadino se non c’ha respirato dentro per via della sua biografia. (altro…)
Si torna a parlare, e non solo in Italia, dell’imposta patrimoniale. Da un punto di vista strettamente sociologico suscita sempre stupore che non incontri un costante favore popolare: riguarderebbe i pochissimi rispetto ai moltissimi, e questo in democrazia sarebbe un buon viatico. (altro…)
La storia è semplice e lineare: due giovani nello stato indiano del Tamil Nadu, Kumaresan e Saroya, si innamorano e decidono di sposarsi. Il guaio è che appartengono a due caste differenti: nella città di Tholur, dove si sono conosciuti perché lei vive lì e lui è andato a lavorarci, al limite la questione potrebbe pure essere superata. Ma ottenere nello specifico il consenso dei genitori di Soraya non sarebbe agevole, e comunque Kumaresan vorrebbe ritornare nel suo villaggio natìo. Ma in quel luogo provinciale di campagna riusciranno a mandare giù l’amaro boccone della differenza di casta? (oltre tutto quella della ragazza è inferiore).
(altro…)
Si è dovuto attendere oltre un anno per la distribuzione in Italia dell’ultimo film di Kore-Eda, presentato a Cannes nel 2023: a mio parere la migliore fra tutte le sontuose pellicole che hanno dato lustro a questa stagione 2023 – 2024. In compenso, il titolo scelto, L’innocenza (come in Francia) è superiore all’originale Monster, perché dà conto sia del tema astratto che dei dettagli concreti.
Nessun musicista ha saputo tanto efficacemente trasportare il suo bagaglio nella multimedialità dell’arte contemporanea come Laurie Anderson. E tuttavia la settantasettenne vedova di Lou Reed è perfettamente in grado di organizzare i materiali in modo coinvolgente per (altro…)
La deterrenza, dalle guerre e dal diritto penale al rafforzamento della comunità
Mettiamo che funzioni così. L’ex violento si presenta dalla moglie da cui si sta separando per minacciarla: non gli viene solo inibito di avvicinarsi alla donna ma proibito di mettere piede nel comune, salvo autorizzazione della prefettura per (altro…)
Fuori dai canoni, e già per questo apprezzabile, è stata l’idea di proporre una traccia sul silenzio fra i temi della maturità. Compito improbo, tuttavia, perché i ragazzi col silenzio c’entrano davvero poco. Cioè, se stanno troppo zitti o si (altro…)
L’unione fa la forza. O no?
Siamo a Gravina in Puglia, ed è appena scoppiata un’epidemia. Non si tratta del 2020 e del Covid, ma invece del 1886 e del colera. Non è però che la gente fosse più remissiva rispetto ai provvedimenti di emergenza dell’autorità, anzi. In una simile situazione – uno penserebbe – se il sindaco decide (altro…)
Quando si parla di forme di governo occorrerebbe sempre tenere a mente una premessa: mentre in un regime autoritario si governa mediante una dittatura in un regime democratico si governa nonostante la democrazia. (altro…)
È una parola rimasta immune alla tagliola della grammatica di genere. Non si legge né si ascolta mai di una fallita. Al contrario, di questo o quell’uomo si sussurra o grida velenosamente che sia un fallito, e lui stesso ne è convinto. (altro…)
Come sei pesante! Quest’espressione, normalmente di rimbrotto, suonerebbe alle orecchie di Anselm Kiefer quale pieno riconoscimento della sua incontenibile opera artistica. Pesante spiritualmente, nella sua ambizione cosmologica (altro…)
In un certo senso l’appena concluso 25 aprile, quest’anno, è cominciato con qualche giorno di anticipo: (altro…)
La parte migliore è fuori dal film: una regista iraniana (l’attrice Zar Amir che ha vinto nel 2022 a Cannes la Palma d’Oro per la migliore interpretazione femminile, con “Holy Spider”) e un regista israeliano (Guy Nattiv, vincitore dell’Oscar 2019 per il miglior cortometraggio) (altro…)