Archivi mensili: Maggio 2019

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Recensione del film Dolor y Gloria

Di |2020-09-11T15:17:32+01:0030 Maggio 2019|Il Nuovo Giudizio Universale|

Se vi trovate casualmente a una cena cui partecipa un ex grand’uomo incappato nel declino fisico e nella depressione o in entrambe, guardatevi dal sedergli vicino, perché alto è il rischio di incappare in un trombone che scolpisce per tutto il tempo la scultura di se stesso. (altro…)

È giusto che la rete non sia mai interrotta?

Di |2020-09-11T14:59:54+01:0028 Maggio 2019|Web philosophy|

Un mese fa, a seguito degli attentati che hanno provocato oltre cento morti, lo Sri Lanka ha sospeso qualche giorno i social per ragioni di sicurezza. Non era in realtà una novità assoluta, lo Sri Lanka era già ricorso a questa misura. (altro…)

Ti avevo già votato, quindi adesso no. La volatilità elettorale

Di |2020-09-11T14:59:59+01:0028 Maggio 2019|9, Il futuro della democrazia|

Ormai non è una novità, ma il dato più impressionante della elezioni per il Parlamento Europeo è la volatilità elettorale. In Italia il fenomeno è macroscopico: proprio le Europee, nel 2014, incoronarono Renzi con un quaranta per cento che si sarebbe sgretolato nel giro di un anno. (altro…)

Un anno senza Philip Roth. Il canzoniere della senilità

Di |2020-09-11T15:00:10+01:0024 Maggio 2019|Sulla scrittura|

Nell’ultima parte della sua vita di scrittore Philip Roth ha trovato una nuova, aurea vena in alcuni libri di piccole dimensioni e rigoroso controllo linguistico. Ingiustamente la sua celebrazione postuma riguarda quasi sempre i capolavori più noti, Lamento di Portnoy e Pastorale americana, o al limite il Roth più politico de Il complotto contro l’America o La macchia umana. Quel pugno di pagine, che messe insieme non assommano la mole di uno dei suoi storici romanzi, meritano un posto particolare nella storia della letteratura per la poetica crudezza con la quale hanno dipinto lo stato interiore del maschio che invecchia. Poche opere possono competere sul tema con la forza di questo canzoniere della senilità. (altro…)

Però la Germania…

Di |2020-09-11T15:00:14+01:0024 Maggio 2019|Limite di velocità|

Una prova inconfutabile del debole sentire europeista è la vigilia di queste elezioni. Se ne parla delle elezioni, intendiamoci, e in modo partecipativo e infiammato. Ma tutto risolvendo in un’ordalia tra coloro che, a titolo diverso, vogliono smantellare l’Europa (i pro-Brexit e i sovranisti vari, divisi a loro volta tra chi vuole un’Europa debole da mungere e chi punta a un rompete le righe) e i difensori del sogno federalista. (altro…)

Recensione del film I figli del fiume giallo

Di |2020-09-11T15:00:19+01:0020 Maggio 2019|Il Nuovo Giudizio Universale|

In Cina i registi e gli altri artisti visivi si sono assegnati un compito dominante, perseguito con ossessiva diligenza: descrivere l’impatto della modernità sulla Cina, specialmente provinciale e rurale, e la relativa trasformazione dell’ambiente e del tessuto sociale. La loro intenzione è radicalmente critica (potrebbe essere titolata “La modernizzazione come trauma”), e però devono muoversi dentro un equilibrio sottile per non cadere nel peccato che ai tempi di Mao si sarebbe definito “deviazionismo” (altro…)

Stretti e contraddetti

Di |2020-09-11T15:00:23+01:0020 Maggio 2019|Stretti e contraddetti|

Le critiche sull’assenteismo di Salvini mostrano come possa essere travisato un bel gesto di responsabilità. Tutto è nato dall’episodio dell’Aquarius quando gli dissero: guarda che stai abusando del tuo ufficio. E lui, per non abusarne, ha deciso di non metterci più piede.

Recensione del film I fratelli sisters

Di |2020-09-11T15:00:32+01:0010 Maggio 2019|Il Nuovo Giudizio Universale|

Probabilmente quando finirà il western finirà il cinema. A di là del fatto che le sue tracce rimangono in diversi film d’azione, il rischio che il genere venga confinato in una riserva indiana (altissimo negli anni ottanta per il rigetto dell’ideologia colonialista) sembra scongiurato; e aumentano i registi affermati che provano a cimentarvisi. Il problema di partenza per tutti costoro è come decostruirne i topoi (che si debbano decostruire è fuori discussione).

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Cronaca fedele dei tradimenti di Gomorra

Di |2020-09-11T15:00:41+01:0010 Maggio 2019|Lo Storiopata|

Ecco il quadro che si delinea dopo la seconda puntata:

Genny ha chiesto un aiuto allo zio boss Levante e poi si è ritirato dall’attività, vuole fare i soldi in modo pulito. Costruirà un grande aeroporto fuori Napoli e ha chiamato a fare l’amministratore delegato Alberto. E ha lasciato Secondigliano in mano a Patrizia. I clan hanno siglato un patto di non ostilità. Uno dei figli di Levante, Mickey, che non sembra una cattivissima persona anche se ha gli occhi da pazzo, (altro…)

Dare la mancia

Di |2020-09-11T15:00:51+01:0010 Maggio 2019|Lo Storiopata|

La mancia è come un abbraccio, senza tutto quel toccare. Tips are like hughs without all that touching. È scritto su un bellissimo biglietto, ben visibile dentro un barattolo insieme a delle banconote, che sta poggiato vicino alla cassa in un locale americano.

Quando ero ragazzo, a Napoli, c’era sotto casa Gianni il macellaio (va da sé, insieme alla sua macelleria). (altro…)

Storia di Landru il serial killer senza cadaveri

Di |2020-09-11T15:00:58+01:0010 Maggio 2019|La storia in dieci processi, Lo Storiopata|

Sarà perché la guerra abitua alle lontananze, allo straniamento, all’improvvisa mobilità, alla precarietà dei rapporti, all’inspiegabile e all’ineluttabile, alla perdita di senso delle vite individuali. Certo è che, tra il 1914 e il 1919, a Parigi e nel circondario spariscono dieci donne senza che ciò susciti allarme né crei tra loro un collegamento; (altro…)

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