Limite di velocità

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Due anni dopo. Cosa fare con la guerra in Ucraina

Di |2024-03-02T09:02:02+01:002 Marzo 2024|5, Limite di velocità|

Il 21 febbraio 2022 Putin riunisce al Cremlino il Consiglio di sicurezza. Partecipano tutti i vertici dello stato (alti ministri, presidenti assemblee, servizi segreti, alti gradi militari): 23 uomini e una donna. Tre giorni dopo, il parto di tale riunione è l’invasione dell’Ucraina. Se del meeting possedessimo una foto, la parte più interessante sarebbe nel fuoricampo: un fuoricampo speciale, non nello spazio bensì nel tempo. I 24, infatti, continuano oggi a occupare il medesimo posto nelle istituzioni. Quello che prevedevamo come un terremoto, anche interno, non ha scalfito nessuno di loro. (altro…)

Finire sotto un trauma

Di |2024-03-02T09:02:58+01:0016 Febbraio 2024|6, Limite di velocità|

La vulnerabilità, fra trigger warning e resilienza

 

Quando qualcosa sta prendendo piede in America, di solito bisogna domandarsi non tanto se ma quando funzionerà allo stesso modo in Europa. E nel frattempo, interrogarsi a fondo sulla sua opportunità (o inopportunità) per evitare di farsi trovare impreparati. È questo il caso del trigger warning, da molti liquidato come uno degli approcci più estremi e spigolosi del politicamente corretto. (altro…)

Se la pressione mediatica spinge al suicidio una persona comune

Di |2024-01-19T17:39:26+01:0019 Gennaio 2024|5, Limite di velocità|

Il caso della ristoratrice, l’oggetto produttivo dei social, una proposta di riforma mediatica

In questo articolo spiegherò perché tecnicamente il suicidio della ristoratrice Giovanna Pedretti dal punto di vista mediatico (includendo nella definizione sia i media ufficiali che i social) debba considerarsi un successo. E nella parte conclusivo sosterrò, per questa ragione, la necessità di una modifica radicale del sistema mediatico. (altro…)

Occupato

Di |2023-10-13T19:35:43+01:0013 Ottobre 2023|3, Limite di velocità|

I vincitori del concorso di micro-narrativa

Presento qui i vincitori che ho scelto, insieme a una piccola giuria, del concorso “Occupato”, sponsorizzato dal mio romanzo Una gran e sostenuto dall’editore Morellini.

La richiesta era di partire dalla scena che si ripete milioni di volte al giorno in altrettanti bagni. Uno che bussa e l’altro risponde “Occupato”. (altro…)

Il tuo viso non ti appartiene

Di |2023-10-13T19:27:51+01:0013 Ottobre 2023|5, Limite di velocità|

Sviluppo e pericoli del riconoscimento facciale

Ecco quello che potrebbe capitarvi in futuro. State mettendo il piede fuori la porta di casa, oppure sorseggiando un cocktail al vostro locale preferito o siete seduti nella vostra scrivania di ufficio, un pochino defilata rispetto al pubblico, quando vi viene incontro un volto che non vi rammenta nulla. (altro…)

Not in my ear. Contro i pirati dello spazio acustico

Di |2023-12-23T14:37:53+01:0015 Settembre 2023|4, Limite di velocità|

Quando e da chi dobbiamo esigere il silenzio. O almeno un volume differente.

 

Partiamo da un esempio pratico. Nella tranquilla isola greca in cui uso tornare sovente d’estate, soggiorno normalmente in un piccolo hotel che affaccia sul porto. (altro…)

Liberi di dire quello che si pensa?

Di |2024-03-02T09:03:44+01:008 Settembre 2023|7, Articoli recenti 2, Limite di velocità|

Il campo linguistico, tra Vannacci e il politicamente corretto

Ma insomma, uno sarà pure padrone di dire quello che pensa! Negli ultimi tempi questa frase, nel dibattito pubblico, viene pronunciata sempre più spesso. E con apparente rovesciamento dei ruoli, paladina del principio della libertà di manifestazione del pensiero si presentaper lo più la destra politica. (altro…)

Cinque veloci consigli musicali

Di |2023-10-13T16:00:58+01:004 Agosto 2023|Forse ti sei perso, Limite di velocità|

Premesso che non mi occupo di hit, se siete del parere che un disco per l’estate debba essere comunque allegrotto quel che ho da proporvi è l’album Octophilia del gruppo balcanico Kermesz à l’Est, l’uscita forse più interessante di world music negli ultimi tre mesi: un estroso gruppo balcanico che in un amen fa slittare (altro…)

Io, il lanzichenecco

Di |2024-03-02T09:06:36+01:0029 Luglio 2023|Forse ti sei perso, Limite di velocità|

La settimana scorsa sono salito insieme ai miei amici sul treno da Roma a Foggia e siccome i nostri genitori sono dei pezzenti arricchiti ce lo hanno pagato in business class. Vicino a me c’era seduto un tipo vestito in giacca e pantaloni come metà dello scompartimento, solo un po’ più costoso: giacca di marca, pantaloni di lino da sartoria che saranno costati un po’ di testoni, e uno di quegli orologi d’oro che se ci entri nei quartieri ti portano via pure il braccio, anche perché ci si pagano sei anni di viveri. (altro…)

Sono nato nel palazzo della Camorra

Di |2024-03-02T09:04:09+01:007 Luglio 2023|8, Forse ti sei perso, Limite di velocità|

La scorsa settimana, con qualche giorno di ritardo rispetto alla data effettiva della ricorrenza, sono sceso a Napoli con la famiglia: fanno vent’anni che non c’è più mia madre e non volevo mancare la visita al cimitero. (altro…)

Dare il consenso

Di |2024-03-02T09:05:11+01:0016 Giugno 2023|11, Limite di velocità|

Dalla politica alle relazioni sessuali

 

Dubito che sia mai veramente esistita un’epoca in cui qualcuno abbia preso la guida di un’intera comunità dicendo: adesso, vi piaccia o no, fate quello che vi dico io! Quanto meno in modo sottile, ogni capo ha richiesto una forma di consenso (posso anche starmene per fatti miei, ma se poi le divinità sommergono il villaggio sotto il diluvio non venite a chiamarmi. Ah, ecco. Volevo ben dire). (altro…)

Splendore vodou della musica haitiana

Di |2023-07-21T13:29:07+01:0025 Maggio 2023|9, Limite di velocità|

“Ehi bambola!”. Ancor più che in un volgare abbordaggio maschile, questa frase risulterebbe spiacevole nel contesto di un rito voodoo, quelli praticati conficcando spilli, appunto in una bambola, al fine di cagionare male in una persona lontana. (altro…)

Mi sono fatto intervistare da Chatbot GPT-4

Di |2024-03-02T09:05:31+01:0012 Maggio 2023|13, Limite di velocità|

Siccome questo povero Chatbot GPT-4 ne avrà piene le tasche che tutti gli chiedano risposte su questo e quell’altro, ho pensato di rispondere io a lui. Gli ho proposto di intervistarmi.

Prima gli ho chiesto se sapeva chi ero. Chi te conosce. Non va su Internet, lavora sui dati che sono stati immessi.

Per testarlo gli ho proposto di intervistarmi sul libro “Offendersi”, limitandomi a chiarire che si tratta di un saggio che esplora le ragioni per cui le persone si offendono. (altro…)

Sette brevi constatazioni su occupazione e lavoro

Di |2023-06-16T10:50:50+01:0010 Marzo 2023|11, Limite di velocità|

Potrei aggiungere al titolo di questo articolo: e nessuna è positiva.

Vediamole allora, queste sette constatazioni.

1) Le grandi aziende tecnologiche hanno proseguito l’ondata di licenziamenti cominciata alle fine del 2022. Il conteggio, con gli ultimi esuberi di Twitter, Meta e Microsoft, sale quasi a 100.000 solo nei primi due mesi del 2023, già oltre la metà dell’intero scorso anno. Vero è che le corporation avevano massicciamente assunto tra il 2020 e il 2022, quando pareva che la pandemia avrebbe cambiato stabilmente le abitudini di vita. (altro…)

Un po’ più a fondo sul 41 bis

Di |2023-05-12T16:05:25+01:0020 Febbraio 2023|10, Limite di velocità|

Volere il male di quelli che hanno provocato male è un istinto sociale, che per primo descrisse mirabilmente Adam Smith e del quale ora persino le neuroscienze sembrano dare conferma, e come punto di partenza lo considero un istinto sano.

Ma una comunità è tanto più civile quanto più le sue leggi sono migliori dei suoi istinti. Non per forza deve cancellarli, ma temperarli e raccordarli con alti principi di umanità. Per questo un discorso sul 41 bis deve prescindere dalla personale antipatia, o anche ripugnanza, che a ragione si nutrono verso certi atti criminali e verso chi li compie. (altro…)

Il realismo smagato di Gregory Crewdson

Di |2023-03-17T18:31:34+01:0013 Gennaio 2023|Limite di velocità|

Ufficio Visti

 

Le opere di Gregory Crewdson, riconosciuto come uno dei più grandi fotografi viventi, ricercano un punto esatto di intersezione tra la realtà e la finzione e sono attraversate da un’unica ossessione: quella di dare conto della perdita di ogni orizzonte da parte degli americani che vivono nella provincia del paese e che appaiono lasciati a se stessi e da se stessi. (altro…)

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