Lo so, siete abituati che sul web si legge veloce, e che chi scrive tira subito alle conclusioni. Vivete nell’era del multitasking e fate sette cose contemporaneamente, e bisogna affrettarsi per passare alle sette successive. In questa sezione però, più ancora che in altre, vi chiedo di rallentare. Indugiare sul pensiero, il vostro oltre che il mio, come si sofferma lo sguardo su un paesaggio.
Splendore vodou della musica haitiana

“Ehi bambola!”. Ancor più che in un volgare abbordaggio maschile, questa frase risulterebbe spiacevole nel contesto di un rito voodoo, quelli praticati conficcando spilli, appunto in una bambola, al fine di cagionare male in una persona lontana. (altro…)
Mi sono fatto intervistare da Chatbot GPT-4

Siccome questo povero Chatbot GPT-4 ne avrà piene le tasche che tutti gli chiedano risposte su questo e quell’altro, ho pensato di rispondere io a lui. Gli ho proposto di intervistarmi.
Prima gli ho chiesto se sapeva chi ero. Chi te conosce. Non va su Internet, lavora sui dati che sono stati immessi.
Per testarlo gli ho proposto di intervistarmi sul libro “Offendersi”, limitandomi a chiarire che si tratta di un saggio che esplora le ragioni per cui le persone si offendono. (altro…)
Sette brevi constatazioni su occupazione e lavoro

Potrei aggiungere al titolo di questo articolo: e nessuna è positiva.
Vediamole allora, queste sette constatazioni.
1) Le grandi aziende tecnologiche hanno proseguito l’ondata di licenziamenti cominciata alle fine del 2022. Il conteggio, con gli ultimi esuberi di Twitter, Meta e Microsoft, sale quasi a 100.000 solo nei primi due mesi del 2023, già oltre la metà dell’intero scorso anno. Vero è che le corporation avevano massicciamente assunto tra il 2020 e il 2022, quando pareva che la pandemia avrebbe cambiato stabilmente le abitudini di vita. (altro…)
Un po’ più a fondo sul 41 bis

Volere il male di quelli che hanno provocato male è un istinto sociale, che per primo descrisse mirabilmente Adam Smith e del quale ora persino le neuroscienze sembrano dare conferma, e come punto di partenza lo considero un istinto sano.
Ma una comunità è tanto più civile quanto più le sue leggi sono migliori dei suoi istinti. Non per forza deve cancellarli, ma temperarli e raccordarli con alti principi di umanità. Per questo un discorso sul 41 bis deve prescindere dalla personale antipatia, o anche ripugnanza, che a ragione si nutrono verso certi atti criminali e verso chi li compie. (altro…)
Il realismo smagato di Gregory Crewdson
Ufficio Visti

Le opere di Gregory Crewdson, riconosciuto come uno dei più grandi fotografi viventi, ricercano un punto esatto di intersezione tra la realtà e la finzione e sono attraversate da un’unica ossessione: quella di dare conto della perdita di ogni orizzonte da parte degli americani che vivono nella provincia del paese e che appaiono lasciati a se stessi e da se stessi. (altro…)
Proprio a Natale
Racconto di Natale

La frase più idiota degli anni dopo Cristo.
Era morta mia mamma, non è che in macelleria avevano finito il cappone o a casa si era rotta la caldaia.
Non lo dici “proprio a Natale”, come tornasse più lieve se fosse morta a San Giuseppe, mentre mangiava le zeppole o un qualsiasi martedì piovoso di febbraio o il tredici agosto di quell’anno in cui il caldo torrido si portò via torme di anziani che invece di limitarsi a sudare morivano. (altro…)
Perché in Cina non ci sono un buon vaccino e una buona nazionale di calcio

Perché negli Stati Uniti non c’è il socialismo? Con questo titolo, nel 1906, il grande sociologo tedesco Werner Sombart pubblicò un libro nel quale si interrogava sull’assenza, in quel brulicante laboratorio lavorativo che era l’America, del fenomeno politico che stava scuotendo l’Europa dalle fondamenta. (altro…)
L’uomo della marcia su Roma (l’altro). Luigi Facta

Nel centenario della marcia su Roma impera, inevitabile, il ricordo del marciatore, Benito Mussolini (in senso metaforico, perché alla marcia non partecipò direttamente). Al termine delle rievocazioni giornalistiche, di nuovo, rimarrà pallido o eluso il ricordo del marciato, ossia del capo del governo che non riuscì a impedire o contenere la manifestazione delle camicie nere che aprì le porte all’avvento del fascismo. Luigi Facta, condannato all’oblio, (altro…)