Archivi mensili: Luglio 2018

Home>2018>Luglio

“Ghetti” di Khaled Fouad Allam

Di |2020-09-11T15:16:21+01:0020 Luglio 2018|Giudizio Universale antologia|

Antologia di Giudizio Universale, dalla “Guida per difendersi dal razzismo”

Lo studio considerato un classico sul ghetto è quello di Louis Wirth pubblicato nella traduzione italiana (Il ghetto) dalle edizioni Comunità nel 1968. L’autore così definisce il concetto: “Il termine ghetto designa il quartiere ebraico di una città. (altro…)

Psicologia della punteggiatura/1. Il punto

Di |2020-09-11T15:16:25+01:0020 Luglio 2018|Sulla scrittura|

Il punto sta andando incontro, nell’uso della lingua scritta, a un duplice e contraddittorio destino. Nello scritto comune, sempre più mediato dallo smartphone, scompare (ricordo altresì che il testo digitato non è uno scritto ma uno scriparlato: l’ho spiegato qui). (altro…)

Duane Michals

Di |2020-09-11T15:16:27+01:0020 Luglio 2018|Ufficio visti|

Se Georg Baselitz ha capovolto i quadri, Duane Michals ha capovolto la fotografia: cioè non alcune fotografie, ma proprio i concetti base della fotografia. Due su tutti. Il primo è che l’immagina parli da sola, e valga più di cento parole. Michals, per giunta con la vena dello scrittore di razza, ha invece “sporcato” suoi scatti con i testi, giungendo all’uovo di Colombo, ovvero alla dimostrazione che il testo e la foto insieme potessero dire molto più che il testo e la fotografia singolarmente (altro…)

Recensione del film “Il sacrificio del cervo sacro”

Di |2020-09-11T15:16:31+01:0020 Luglio 2018|Il Nuovo Giudizio Universale|

Il film comincia con una scena cruda e reale che potrebbe far alzare definitivamente dalla poltrona una quota di spettatori dallo stomaco delicato : un’operazione a cuore aperto. Yorgos Lanthimos mette subito in chiaro che non userà troppi riguardi verso lo spettatore. Chi resiste scoprirà che “Il sacrificio del cervo sacro” è però un’operazione a cuori chiusi. Algidi, intorpiditi, irraggiungibili.

(altro…)

Recensione del film “A quiet passion”

Di |2020-09-11T15:16:50+01:0013 Luglio 2018|Il Nuovo Giudizio Universale|

“Questa è la mia lettera al mondo che non ha mai  scritto a me”. Comincia con questi versi, forse i più conosciuti di Emily Dickinson, il gioco del continuo affaccio testuale fuori campo sulle scene del film “A Quiet Passion”. E nel giudicare l’opera, da subito si pone l’obbligo critico di non regalare al regista Terence Davies meriti ascrivibili esclusivamente alla grandissima poetessa americana e alla capacità della sua opera, solo apparentemente semplice, di suscitare brividi in chi l’ascolta recitata. Se infatti è vero che il biopic su un personaggio (altro…)

La Igeneration: ritratto dei nati tra il 1995 e il 2012

Di |2020-09-11T15:16:52+01:0013 Luglio 2018|Web philosophy|

Cosa distingue gli adolescenti nati tra il 1995 e il 2012 dalle generazioni che li hanno preceduti? Una cosa, specialmente: il modo in cui passano il tempo. Nella giornata, mediamente, due ore e un quarto a mandare messaggi con il cellulare, due ore su Internet, un’ora e mezza con qualche gioco elettronico e circa mezzora in video chat. L’idea di collocare l’impiego digitale del tempo al centro dell’identità più profonda di una generazione proviene dalla psicologa Jean M. Twenge (Iperconnessi, appena pubblicato da Einaudi), che ha (finalmente!) separato questi adolescenti dai Millennial, gratificandoli di un’etichetta differenziata (IGeneration), e ne ha catalogato otto presunti aspetti distintivi. (altro…)

Torna in cima