AUTOFICTION DI BAMBINI CHE NASCONO
Il reparto di maternità dell’Ospedale di Moncalieri è celebrato per la sua qualità e alcune forme peculiari di approccio al parto e post-parto. Per raccontarlo ho scelto di (altro…)
Il reparto di maternità dell’Ospedale di Moncalieri è celebrato per la sua qualità e alcune forme peculiari di approccio al parto e post-parto. Per raccontarlo ho scelto di (altro…)
Quando qualcosa sta prendendo piede in America, di solito bisogna domandarsi non tanto se ma quando funzionerà allo stesso modo in Europa. E nel frattempo, interrogarsi a fondo sulla sua opportunità (o inopportunità) per evitare di farsi trovare impreparati. È questo il caso del trigger warning, da molti liquidato come uno degli approcci più estremi e spigolosi del politicamente corretto. (altro…)
Ma insomma, uno sarà pure padrone di dire quello che pensa! Negli ultimi tempi questa frase, nel dibattito pubblico, viene pronunciata sempre più spesso. E con apparente rovesciamento dei ruoli, paladina del principio della libertà di manifestazione del pensiero si presentaper lo più la destra politica. (altro…)
Volere il male di quelli che hanno provocato male è un istinto sociale, che per primo descrisse mirabilmente Adam Smith e del quale ora persino le neuroscienze sembrano dare conferma, e come punto di partenza lo considero un istinto sano.
Ma una comunità è tanto più civile quanto più le sue leggi sono migliori dei suoi istinti. Non per forza deve cancellarli, ma temperarli e raccordarli con alti principi di umanità. Per questo un discorso sul 41 bis deve prescindere dalla personale antipatia, o anche ripugnanza, che a ragione si nutrono verso certi atti criminali e verso chi li compie. (altro…)
Come si dice in inglese aumentare? E scendere? Se volete migliorare la vostra conoscenza della lingua britannica riguardo ai sinonimi di questi verbi, vi consiglio di leggere in questi tempi gli articoli di economia, ad esempio del Guardian, (altro…)
Sull’uso militare dei droni
Marylin Monroe fu il primo volto pubblicitario dei droni. In realtà, non era ancora Marylin Monroe e nemmeno era ancora un’attrice: era ancora Norma Jean Daugherty, aveva diciotto anni e lavorava come operaia nella fabbrica Radioplane, che brevettava velivoli senza pilota. Era il 1944, il termine significava “ronzoni”, ed era un’onomatopea del rumore che producevano: si trattava di modellini e la loro natura era così fatua che la naturale conclusione del gioco era il loro abbattimento. (altro…)
L’evento sociologico e finanziario degli ultimi dieci giorni è la crisi di Netflix. Com’è noto, il colosso dello streaming ha annunciato che, per la prima volta dopo dieci anni, nel trimestre gennaio-marzo i suoi abbonati sono diminuiti, e ancora diminuiranno alla fine del prossimo. E il giorno dopo ha dovuto far fronte a una mazzata in borsa, lasciando sul terreno il 35% di valore delle sue azioni (54 miliardi di dollari), il peggior giorno di trading per un’azienda nella borsa americana, dal 2004 in poi. (altro…)
Oltre il sensazionalismo dell’istante
La scorsa settimana il calciatore del Chelsea Kurt Zouma ha postato un video in cui fa un mazziatone al suo gatto, colpendolo con manrovesci e pedate, una in particolare simile al rinvio dal fondo. Il trattamento sembra più plastico che crudele: Zouma, filmato dal fratello che insieme a lui si sbraca dalle risate, cerca l’effetto spettacolo. Quel che appare più incredibile non è tanto che si accanisca contro il gatto (benché in termini di empatia extra-specifica tra uomini e felini sia questo l’aspetto più deplorevole) ma che si sia fatto l’idea che le immagini in rete sarebbero risultate divertenti. (altro…)
“Siamo adulti e vaccinati!” si usava dire tempo fa per sottolineare di essere persona adulta e responsabile delle proprie scelte. Una volta.
Il vaccino è inutile. Il vaccino è pericoloso. Il vaccino (obbligatorio) è illiberale e incostituzionale. Tutto insieme sembra un po’ troppo, specie se gli argomenti vengono rigirati insieme come bussolotti. Più le affermazioni si sommano e confondono, più sembrano i paraventi di un unico: ho paura, a prescindere (in Italia circola anche: l’obbligo vaccinale è come le leggi fasciste, ma stranamente i più scatenati contestatori nelle piazze sono i militanti di partiti che dichiaratamente si ispirano al fascismo). (altro…)
Non sarà comparabile a quel che accadeva in Germania Est, ma la paura che il compagno di pianerottolo spifferi all’autorità che in casa si fa bisboccia ad onta del lockdown (o anche che se lo inventi, come pare sia capitato) (altro…)
Da un certo punto del 2020, è apparso evidente, specialmente ma non solo per la musica mainstream, che le uscite erano differite in attesa di tempi migliori, ed è diventato più complicato trovare dischi significativi. Quasi impossibile, ad esempio, per il rock, nel secondo semestre. Quanto al rap, uno degli ultimi fuochi d’artificio (rimasto poi il miglior disco dell’anno nel genere) risale a maggio, (altro…)
L’amore è cieco ma l’odio ci vede benissimo. Specialmente se è quella forma di odio generalizzato che non ha bisogno di separare e distinguere, e solo alza una marea di sordo rancore che finisce per inondare pure chi lo prova. (altro…)
“No, cioè fatemi capire. Per quanto tempo vorreste tenerci qua dentro?”
“Stia calma signora, state calmi tutti per favore. Il mio servizio finisce domattina, e anche per me non sarà esattamente la notte di natale che avrei…” (altro…)
Anche chi non ha studiato diritto, adesso ha un’idea di cosa sia uno stato d’emergenza: (altro…)
Sarebbe potuta cominciare con questa citazione di Totò il saggio di Luca Ricolfi, La società signorile di massa, pubblicato da La Nave di Teseo, che da qualche mese spopola nelle librerie. (altro…)
Ma tutta la comunicazione politica è diventata una distopia: ecco i suoi sette tasselli
“Se sarò eletto realizzerò il Ponte sullo Stretto”.
E’ sempre stato il vostro pallino. Forse perché fate il pendolare tra Reggio Calabria e Messina.
“Sono un gentiluomo”
“Allora per stuprarmi”.
Ce ne sono diversi di questi scoppiettanti e stranianti scambi ne “La Favorita”. Non potrebbe essere altrimenti, si dirà, trattandosi di un film di Yorgos Lanthimos, (altro…)