Ultimi articoli
Brevi cenni sull’organizzazione razionale della circolazione. Vengono costruite auto che possono andare a duecento all’ora benché i limiti di circolazione (altro…)
Recensione del film “Decision to leave”

Far morire decine di persone in modo truculento rende migliori? A quanto pare la risposta può essere affermativa, a condizione che i decessi avvengano in scena, il suo allestitore faccia di mestiere il regista e l’elevamento valoriale si riferisca alla padronanza dei mezzi espressivi. (altro…)
Recensione del film “Gli spiriti dell’isola”

C’è gente che darebbe un dito per un amico, anche se è terribilmente noioso. La scintilla narrativa de Gli spiriti dell’isola è invece un personaggio che darebbe il dito per un amico, anzi un ex amico, proprio perché è noioso. (altro…)
Sette brevi constatazioni su occupazione e lavoro

Potrei aggiungere al titolo di questo articolo: e nessuna è positiva.
Vediamole allora, queste sette constatazioni.
La favolosa storia di Rachmaninov e del suo terapeuta
Il secondo concerto piano. Un racconto che vi propongo per il 150° anniversario della nascita

Le note di apertura della Quinta Sinfonia di Beethoven, forse le più famose nella storia della musica, rappresentano il destino che picchia sull’uscio. L’arpeggio pianistico iniziale del Secondo Concerto di Rachmaninov, un cupo rimuginare sulla seconda ottava che guadagna spazio col passare dei secondi, suggerisce piuttosto l’immagine della nostalgia che gratta sulla porta. Le si apre con incertezza, il suono è il medesimo del fruscio del vento o del gioco di un gatto. L’ingresso è travolgente: la nostalgia è passione ancora viva e potente. (altro…)
Trilogia della guerra
Il romanzo più curioso e sorprendente uscito in Italia nel 2022
Poche volte, come nella lettura di questo romanzo, mi è capitato di considerare che l’aggettivo “delirante” è un complimento, almeno nell’arte.
Lo scrittore spagnolo Agustin Fernandez Mallo ha scritto un romanzo al quale fa probabilmente torto lo sforzo di cristallizzare un filo conduttore netto e una traiettoria rettilinea e coerente, non foss’altro perché lo stesso autore, anche nel romanzo per interposto personaggio, si professa devoto della struttura frattale nell’universo. (altro…)
.
_ Così va il mondo
Un po’ più a fondo sul 41 bis

Volere il male di quelli che hanno provocato male è un istinto sociale, che per primo descrisse mirabilmente Adam Smith e del quale ora persino le neuroscienze sembrano dare conferma, e come punto di partenza lo considero un istinto sano.
Ma una comunità è tanto più civile quanto più le sue leggi sono migliori dei suoi istinti. Non per forza deve cancellarli, ma temperarli e raccordarli con alti principi di umanità. Per questo un discorso sul 41 bis deve prescindere dalla personale antipatia, o anche ripugnanza, che a ragione si nutrono verso certi atti criminali e verso chi li compie. (altro…)
Perché in Cina non ci sono un buon vaccino e una buona nazionale di calcio

Perché negli Stati Uniti non c’è il socialismo? Con questo titolo, nel 1906, il grande sociologo tedesco Werner Sombart pubblicò un libro nel quale si interrogava sull’assenza, in quel brulicante laboratorio lavorativo che era l’America, del fenomeno politico che stava scuotendo l’Europa dalle fondamenta. (altro…)
La ragazza della tipografia
La ragazza della tipografia
Ha la bottega in fondo al vicolo
Ha inchiostro, liquido sorriso,
ha un buon carattere, ha caratteri
di piombo, ha il torchio a stella,
le labbra incise dalla nostalgia.
La ragazza della tipografia
Non è bella, come si dice: è un tipo
È tipometrica, ha fragile appetito
Porta la riga, composta è la sua linea,
Astensione, astenia della democrazia

Il partito degli astenuti, alle ultime elezioni, è salito al trentasei per cento. Certo, niente di simile alle elezioni suppletive in Sardegna per un seggio al Senato nel 2019, nelle quali rimase a casa l’84%, che era a sua volta meglio dell’87% in Slovacchia per le elezioni europee del 2014. E dovrebbe consolarci il fatto che, ad esempio, negli Stati Uniti o nel Regno Unito – che non raggiunge la metà nemmeno per eleggere il sindaco di Londra – una cifra di questo tipo verrebbe celebrata (altro…)
Proprio a Natale
Racconto di Natale

La frase più idiota degli anni dopo Cristo.
Era morta mia mamma, non è che in macelleria avevano finito il cappone o a casa si era rotta la caldaia.
Non lo dici “proprio a Natale”, come tornasse più lieve se fosse morta a San Giuseppe, mentre mangiava le zeppole o un qualsiasi martedì piovoso di febbraio o il tredici agosto di quell’anno in cui il caldo torrido si portò via torme di anziani che invece di limitarsi a sudare morivano. (altro…)