Non so quale senso possa avere l’attesa sulle cause della morte di Navalny, e non solo per la conclamata inattendibilità delle indagini. Putin lo ha fatto avvelenare, quello è tornato in Russia per fare opposizione politica, e l’altro lo ha sbattuto prima in isolamento e poi in una prigione artica. Fosse anche deceduto per somatizzazione, non sarebbe tanto diverso che l’uccisione con una lama. Fa una tristezza infinita, e consegna un senso profondo di rabbia e impotenza, la fine di quest’uomo che in mezzo a tanti rispettabili eroi per caso ha scelto volontariamente e con sfrontatezza il martirio.

Di |2024-02-23T23:18:46+01:0023 Febbraio 2024|1, Stretti e contraddetti|

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