Remo Bassetti

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LO SPETTATORE PASSIVO DALLA TV AL DEVICE

Di |2025-01-31T17:02:21+01:0031 Gennaio 2025|5, Limite di velocità|

A partire dagli anni Sessanta una lunga tradizione filosofica ha indicato il fruitore della tv come uno spettatore passivo. Il termine è ora quasi scomparso dal dibattito pubblico, insieme a quello di “spettatore”. Oggi si parla prevalentemente di (altro…)

Stretti e contraddetti

Di |2024-12-23T12:47:21+01:0023 Dicembre 2024|1, Stretti e contraddetti|

Secondo la Treccani nel 2024 la parola dell’anno è “rispetto”. Per fortuna (e sfortuna) viene precisato che la sua scelta riguarda un auspicio invece che una constatazione di presenza. In effetti, se uno pensa alla crisi delle istituzioni, all’individualismo sfrenato, alla menzogna perpetua, alla violenza sulle donne , i deboli, i soggetti marginali, cioè a tutto ciò che è corrente e si interroga sul buon funzionamento di questa parola inevitabilmente sbotta chiedendosi: ma rispetto a che?

CAILLEBOTTE A PARIGI

Di |2025-01-31T17:05:09+01:0023 Dicembre 2024|9, Ufficio visti|

Ti sei ricordato di prendere gli ombrelli?. Possiamo fantasticare che durante l’allestimento delle grandi mostre impressioniste chi lavorava alle pareti così si riferisse alla tela di Gustave Caillebotte, Rue de Paris, temps de pluie, a lungo l’unico conosciuto e celebrato, come se solo in quella giornata di pioggia l’artista avesse (altro…)

RECENSIONE GIURATO N.2

Di |2024-12-23T12:55:46+01:0023 Dicembre 2024|2, Il Nuovo Giudizio Universale|

In tutta la sua lunghissima vita cinematografica la questione della giustizia e della sua problematicità è stato il tema centrale di Clint Eastwood. Dai western (sui quali sempre poco si sottolinea come l’argomento cardine della frontiera riguardi metaforicamente la giustizia) alle indagini del commissario Callaghan, da (altro…)

“Proteggere i morti”, estratto da “La provincia del’uomo”, di Elias Canetti

Di |2024-11-29T18:48:22+01:0029 Novembre 2024|Open space|

 Libri usati

O che si dovrebbero usare. Brevi passi da sottolineare, a volte da percorrere.

Alcuni trovano che ciò che fanno le religioni è utile. È vero, attenuano la terribile durezza della separazione
e suscitano speranza nei meno colpiti, in quelli cioè che rimangono in vita. Il loro peccato principale però è
contro i defunti, dei quali dispongono come se avessero un diritto su di loro e una qualche conoscenza del
loro destino. A me va bene ogni finzione che migliori i vivi nei loro rapporti reciproci. Ma le affermazioni sui
morti totalmente scomparsi mi sembrano avventate e senza scrupoli. Accettando una qualsiasi cosa che
viene asserita su di loro, al tempo stesso li si abbandona ed essi non possono difendersi in alcun modo.
L’inermità dei morti la cosa più inconcepibile. Io amo troppo i miei morti per piazzarli in qualche posto
(trovo già degradante che li si rinchiuda e li si seppellisca). Io non so niente di loro, proprio niente, e sono
deciso a continuare ad amarli nella piena angoscia di questa incertezza.

La Biennale dei sommersi

Di |2024-12-06T16:53:21+01:0022 Novembre 2024|4, Ufficio visti|

La biennale dei sommersi

Si conclude la grande rassegna veneziana

Arrivati agli ultimi giorni della Biennale 2024 tutti gli appassionati d’arte, anche quelli che hanno saltato l’appuntamento veneziano, conoscono la questione. Il curatore Adriano Pedrosa, valente direttore dell’’Istituto d’Arte di San Paulo, ha deciso sotto il titolo “Foreigners everywhere” di vararne una diversa da tutte le precedenti, popolando gli spazi con opere di artisti “altri” rispetto al canone dominante occidentale.
(altro…)

Come ti muovi ti fulmino

Di |2024-12-23T13:18:54+01:0013 Settembre 2024|11, Limite di velocità|

La deterrenza, dalle guerre e dal diritto penale al rafforzamento della comunità

Mettiamo che funzioni così. L’ex violento si presenta dalla moglie da cui si sta separando per minacciarla: non gli viene solo inibito di avvicinarsi alla donna ma proibito di mettere piede nel comune, salvo autorizzazione della prefettura per (altro…)

Sulla folla

Di |2024-12-23T13:15:15+01:0021 Giugno 2024|7, Limite di velocità|

Sulla folla

L’unione fa la forza. O no?

Siamo a Gravina in Puglia, ed è appena scoppiata un’epidemia. Non si tratta del 2020 e del Covid, ma invece del 1886 e del colera. Non è però che la gente fosse più remissiva rispetto ai provvedimenti di emergenza dell’autorità, anzi. In una simile situazione – uno penserebbe – se il sindaco decide (altro…)

“Stefano Cucchi” di Lidia Ravera

Di |2020-09-11T15:14:32+01:0021 Settembre 2018|Giudizio Universale antologia|

Antologia di Giudizio Universale, dalla “Guida a 49 martiri della storia d’Italia”

1978-2009

Fermato dai carabinieri con qualche grammo di fumo. Fumo. Non ci puoi credere che sarà la fine della tua vita. Hai trentun anni. Quando eri più giovane, d’accordo, ti sei fatto. Cocaina. Ne sei venuto fuori. La famiglia, la comunità. (altro…)

“Ghetti” di Khaled Fouad Allam

Di |2020-09-11T15:16:21+01:0020 Luglio 2018|Giudizio Universale antologia|

Antologia di Giudizio Universale, dalla “Guida per difendersi dal razzismo”

Lo studio considerato un classico sul ghetto è quello di Louis Wirth pubblicato nella traduzione italiana (Il ghetto) dalle edizioni Comunità nel 1968. L’autore così definisce il concetto: “Il termine ghetto designa il quartiere ebraico di una città. (altro…)

“Badante o del razzismo dei parenti” di Mimmo Calopresti

Di |2020-09-11T15:17:14+01:006 Luglio 2018|Giudizio Universale antologia|

Antologia di Giudizio Universale, dalla “Guida per difendersi dal razzismo”

Colle Oppio, Roma. Palme altissime. Resti delle terme di Traiano, primo imperatore romano nato fuori dall’attuale Italia, più precisamente in Hispania. (I confini cambiano e si evolvono nei secoli creando stranieri secondo il momento storico). Stranieri dappertutto. (altro…)

“Zingari o del razzismo contro i rom” di Mimmo Calopresti

Di |2020-09-11T15:18:01+01:0022 Giugno 2018|Giudizio Universale antologia|

Antologia di Giudizio Universale, dalla “Guida per difendersi dal razzismo”

Remsia è una donna bosniaca che ha vissuto per molti anni a Torino in un campo rom. Ora, dopo molte battaglie, ha abbandonato la sua baracca pulita accogliente e colorata che aveva sul lungo fiume in mezzo ad alti cumuli di immondizia e pozzanghere, (altro…)

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