Archivi annuali: 2020

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Fiabe dei giorni in cui le persone rimasero a casa/ La rivolta degli orologi

Di |2021-05-28T11:26:59+01:0022 Dicembre 2020|13, Lo Storiopata|

Ci fu un periodo nel mondo in cui la gente dovette rimanere a casa, anche nei giorni di festa, perché c’era un virus antipatico che occupava tutta la strada. (altro…)

Della vita degli oggetti di Adam Zagajewski

Di |2020-12-22T14:25:44+01:0022 Dicembre 2020|Open space|

Libri usati

O che si dovrebbero usare. Brevi passi da sottolineare, a volte da percorrere.

Solo nella bellezza altrui

vi è consolazione, nella musica

altrui e nei versi stranieri.

Solo negli altri vi è salvezza,

anche se la solitudine avesse sapore

d’oppio. Non sono un inferno gli altri,

a guardarli il mattino, quando

la fronte è pulita, lavata dai sogni.

Per questo a lungo penso quale parola

usare: se lui o tu.

Ogni lui tradisce un tu, ma

in cambio nella poesia di un altro

è in fedele attesa di un dialogo pacato.

Brano da Adam Zagajewski “Della vita degli oggetti”

Il romanzo italiano rivelazione del 2020

Di |2021-02-19T16:16:40+01:0022 Dicembre 2020|10, Sulla scrittura|

Sommersione

L’amore è cieco ma l’odio ci vede benissimo. Specialmente se è quella forma di odio generalizzato che non ha bisogno di separare e distinguere, e solo alza una marea di sordo rancore che finisce per inondare pure chi lo prova. (altro…)

La vigilia virale delle cassiere

Di |2021-01-29T10:35:35+01:0022 Dicembre 2020|10, Lo Storiopata|

Racconto di Natale

“No, cioè fatemi capire. Per quanto tempo vorreste tenerci qua dentro?”

“Stia calma signora, state calmi tutti per favore. Il mio servizio finisce domattina, e anche per me non sarà esattamente la notte di natale che avrei…” (altro…)

Recensione del film “La regina degli scacchi”

Di |2021-01-02T08:03:05+01:0022 Dicembre 2020|Il Nuovo Giudizio Universale|

Sei in orfanotrofio, come puoi illuderti di essere una persona speciale? I tuoi genitori ti hanno messo alla porta oppure una disgrazia se li è portati via, o tutte e due le cose, e le ultime parole che ti ricordi di tua madre sono Chiudi gli occhi, (altro…)

Il sentimento tragico della vita di Miguel De Unamuno

Di |2020-12-15T13:43:36+01:0015 Dicembre 2020|Open space|

Libri usati

O che si dovrebbero usare. Brevi passi da sottolineare, a volte da percorrere.

L’intelligenza è un dono terribile. Tende alla morte, come la memoria tende alla stabilità. Dio che è vivo, l’assolutamente instabile, l’assolutamente individuale, è, a rigor di termini, inintelligibile. La logica tende a ridurre tutto a identità e a generi, affinché ogni rappresentazione abbia un unico e identico contenuto in qualunque luogo, tempo o relazione essa ci si presenti. Non c’è alcuna cosa che sia la stessa in due momenti successivi della sua esistenza. La mia idea di Dio è diversa ogni volta che la formulo. L’identità, che è la morte, è l’aspirazione dell’intelletto. La mente ricerca ciò che è morto, giacché ciò che è vivo le sfugge; vuole solidificare in lastre la corrente fluente, vuole fissarla. Per analizzare un corpo bisogna menomarlo o distruggerlo. Per comprendere qualcosa, bisogna ucciderla, irrigidirla nella mente. La scienza è un cimitero di idee morte, sebbene da essa possa scaturire la vita. Anche i vermi si nutrono di cadaveri. I miei stessi pensieri, tumultuosi e agitati nelle cavità della mia mente, strappati dalla loro radice cordiale, riversati su questo foglio e fissati su di esso in forma inalterabile, sono già pensieri diventati cadaveri. Come può dunque la ragione aprirsi alla rivelazione della vita? È una tragica lotta, è il fondo della tragedia, la lotta della vita con la ragione. E la verità? Si vive o si comprende?

Brano da Miguel De Unamuno, Il sentimento tragico della vita, 1913

Recensione del film “Cosa sarà”

Di |2021-01-02T08:02:51+01:0015 Dicembre 2020|Il Nuovo Giudizio Universale|

È mai possibile scegliere come film natalizio da streaming, in assenza delle sale, una pellicola che parla di una grave malattia? In questo periodo, poi, sciropparsi pure sullo schermo facce che per necessità ospedaliere sono menomate dalla mascherina? (altro…)

Questioni ereditarie (ma non c’entra il notaio)

Di |2021-01-29T10:36:11+01:0016 Ottobre 2020|12, Limite di velocità|

Devo avvertire chi mi conosce che questo non è un articolo tecnico sulle successioni, anche se alla fine dirò alcune cose che hanno a che fare con il diritto, per com’è e come potrebbe essere. Anche in quel momento, tuttavia, al centro non ci saranno considerazioni principalmente patrimoniali. (altro…)

Friedrich Nietzsche, Genealogia della morale

Di |2020-10-16T10:52:24+01:0016 Ottobre 2020|Open space|

Libri usati

O che si dovrebbero usare. Brevi passi da sottolineare, a volte da percorrere.

Si agisce nel modo migliore se si separa a tal punto l’artista dall’opera sua, da non prenderlo altrettanto sul serio quanto la sua opera. In fin dei conti costui altro non è che una condizione preliminare della sua opera, il grembo materno, il terreno, talora il concio e lo sterco sul quale e dal quale essa cresce e quindi, nella maggior parte dei casi, qualcosa che si deve dimenticare se si vuol prendere diletto dell’opera in se stessa. L’indagine sull’origine di un’opera riguarda i fisiologi e i vivisettori dello spirito: mai e poi mai gli esteti, gli artisti! (…) Ci si deve guardare dalla confusione nella quale incappa troppo spesso l’artista, come se fosse lui stesso quel che egli può rappresentare, concepire, esprimere. Il fatto è che se egli fosse tutto questo, non potrebbe rappresentarlo, concepirlo, esprimerlo; se Omero fosse stato Achille e Goethe Faust, un Omero non avrebbe creato Achille e Goethe non avrebbe creato Faust.

Nietzsche, Genealogia della morale

Recensione del film “Undine”

Di |2021-01-02T08:02:29+01:0014 Ottobre 2020|Il Nuovo Giudizio Universale|

Un film che fa acqua da tutte le parti? Sì, ma in senso buono! Un mito? Sì, in senso tecnico. Ma procediamo con ordine e partiamo dalla trama che – per come viene abbozzata su certi articoli di presentazione – fa erroneamente presagire un torbido noir (visto che al botteghino non guasterebbe). (altro…)

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