Recensione del libro “La vita è un romanzo” di Guillaume Musso

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Flora Conway, una narratrice schiva e di grande successo, si perde in casa la figlia di tre anni durante un innocuo nascondino. Romain Ozorski è anche lui scrittore di successo e pure  per lui nell’immediato il figlio è una fonte di sofferenza perché la ex moglie vuole portarlo a vivere in un altro continente. C’è una ragione per cui Ozorski può sciogliere il nodo che affligge Flora. Ma Flora si rivela a sua volta l’unica che può sciogliere il nodo che affligge Romain. Cosa sono l’uno per l’altro? Due rette parallele destinate a incontrarsi. Musso dà vita a un romanzo geniale, visionario e vertiginoso, di ispirazione borgesiana ma di leggibilità immediata e frizzante, nel quale disserta senza enunciarle sulle categorie della verità e della menzogna, della copia e dell’originale, dell’autobiografismo e della fiction nella scrittura, del peso che i personaggi letterari assumono nella vita reale. Sempre ammesso che sia davvero possibile fissare un confine chiaro tra la realtà e la fantasia.

Guillaume Musso

La vita è un romanzo

Traduzione di Sergio Arecco

La Nave di Teseo

Di |2020-10-16T13:03:11+01:0016 Ottobre 2020|Libri consigliati|

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