Fiabe dei giorni in cui le persone rimasero a casa/ La rivolta degli orologi
Ci fu un periodo nel mondo in cui la gente dovette rimanere a casa, anche nei giorni di festa, perché c’era un virus antipatico che occupava tutta la strada. (altro…)
Ci fu un periodo nel mondo in cui la gente dovette rimanere a casa, anche nei giorni di festa, perché c’era un virus antipatico che occupava tutta la strada. (altro…)
“No, cioè fatemi capire. Per quanto tempo vorreste tenerci qua dentro?”
“Stia calma signora, state calmi tutti per favore. Il mio servizio finisce domattina, e anche per me non sarà esattamente la notte di natale che avrei…” (altro…)
Si presentò in classe senza nemmeno salutare, sbattendo i registri sulla scrivania, un giorno come gli altri tanto che non si è mai saputo che giorno fosse. Non fate casino, le sue prime parole. (altro…)
Nelle ferrovie i cambiamenti tendono a essere impalpabili. Ad esempio, vent’anni fa (altro…)
Finita la cena della vigilia in casa Fragasse, i biglietti li aprono tutti nello stesso momento, avidamente. Nascosti alle loro spalle possiamo leggerli, ma soltanto uno per volta. (altro…)
Proposte di colonna sonora per le feste
Genny ha chiesto un aiuto allo zio boss Levante e poi si è ritirato dall’attività, vuole fare i soldi in modo pulito. Costruirà un grande aeroporto fuori Napoli e ha chiamato a fare l’amministratore delegato Alberto. E ha lasciato Secondigliano in mano a Patrizia. I clan hanno siglato un patto di non ostilità. Uno dei figli di Levante, Mickey, che non sembra una cattivissima persona anche se ha gli occhi da pazzo, (altro…)
Quando ero ragazzo, a Napoli, c’era sotto casa Gianni il macellaio (va da sé, insieme alla sua macelleria). (altro…)