Lo Storiopata

Home>Lo Storiopata

La favolosa storia di Rachmaninov e del suo terapeuta

Di |2023-08-04T12:14:51+01:0017 Marzo 2023|13, Lo Storiopata|

Il secondo concerto piano. Un racconto che vi propongo per il 150° anniversario della nascita

Le note di apertura della Quinta Sinfonia di Beethoven, forse le più famose nella storia della musica, rappresentano il destino che picchia sull’uscio. L’arpeggio pianistico iniziale del Secondo Concerto di Rachmaninov, (altro…)

Fiabe dei giorni in cui le persone rimasero a casa/ La rivolta degli orologi

Di |2021-05-28T11:26:59+01:0022 Dicembre 2020|13, Lo Storiopata|

Ci fu un periodo nel mondo in cui la gente dovette rimanere a casa, anche nei giorni di festa, perché c’era un virus antipatico che occupava tutta la strada. (altro…)

La vigilia virale delle cassiere

Di |2021-01-29T10:35:35+01:0022 Dicembre 2020|10, Lo Storiopata|

Racconto di Natale

“No, cioè fatemi capire. Per quanto tempo vorreste tenerci qua dentro?”

“Stia calma signora, state calmi tutti per favore. Il mio servizio finisce domattina, e anche per me non sarà esattamente la notte di natale che avrei…” (altro…)

Fiabe dei giorni in cui le persone rimasero a casa/ Gli architetti bambini

Di |2021-01-02T08:35:59+01:0030 Aprile 2020|Lo Storiopata|

Ci fu un periodo nel mondo in cui la gente dovette rimanere a casa per diverse settimane. Alcune famiglie ne approfittarono per coltivare il piacere di stare insieme o per occuparsi di faccende che avevano sempre rinviato. (altro…)

Fiabe dei giorni in cui le persone rimasero a casa/ I lupi e gli agnelli nelle città d’arte

Di |2021-01-02T08:09:34+01:0017 Aprile 2020|Lo Storiopata|

Ci fu un periodo nel mondo in cui la gente dovette rimanere a casa per diverse settimane. (altro…)

Charlie Chaplin e la musica

Di |2021-01-02T08:31:00+01:0024 Gennaio 2020|Lo Storiopata|

“Scritto, diretto e interpretato da…”. Charlie Chaplin è stato il più grande tra i grandi che hanno potuto permettersi questa schermata in apertura del film. Ma l’Oscar non lo ha vinto in nessuno di questi ruoli: lo ha vinto invece, come compositore, nel 1972, per la colonna sonora di Limelight (peraltro uscito vent’anni prima ma rimasto lungamente oscurato negli Stati Uniti per via del maccartismo). (altro…)

Zucchero e veleni nei biglietti d’auguri in una cena natalizia di tradizione ventennale

Di |2021-02-05T17:53:10+01:0020 Dicembre 2019|Lo Storiopata|

Racconto di Natale

Finita la cena della vigilia in casa Fragasse, i biglietti li aprono tutti nello stesso momento, avidamente. Nascosti alle loro spalle possiamo leggerli, ma soltanto uno per volta. (altro…)

Musiche di Natale, ma non le solite

Di |2020-09-11T15:17:25+01:0012 Dicembre 2019|Lo Storiopata|

Proposte di colonna sonora per le feste

In molte case, di questi tempi, è impossibile sottrarsi al fascino della musiche natalizie, e ben lo sanno le case di incisione che propongono raccolte delle quali troppo spesso è palese il mero fine commerciale. Come cavarsela se si è esausti di ascoltare White Christmas (speriamo che ciò avvenga affidandosi alla voce di Louis Armstrong (altro…)

L’uomo che saltò fino a Berlino Ovest

Di |2020-09-11T15:17:27+01:008 Novembre 2019|Lo Storiopata|

Ricorre in questi giorni il trentennale della caduta del Muro. Nel 1961 però, appena chiuso il confine, un uomo si pose subito il problema di come attraversarlo. E non un uomo qualunque.

Se un berlinese la notte del 12 agosto 1961 era andato a dormire nella parte est della città, non avrebbe più varcato il confine (se non in casi eccezionali) per quasi trent’anni, né rivisto gli amori che si erano svegliati al mattino del 13 agosto nella parte ovest. (altro…)

L’isola paradisiaca dove 800 famiglie si prendono a sassate

Di |2020-09-11T15:17:27+01:0024 Ottobre 2019|Lo Storiopata|

Non tutto è idilliaco sopra il lago Titicaca, in Bolivia.

Sembrano persone, i boliviani, estremamente pacifiche: eppure non sfuggono alla tradizione della violenza politica che affligge l’America latina. Hanno alle spalle il loro bagaglio di sanguinose guerre di confine, e il carico di frustrazioni che ne è conseguito, visto che sono riusciti a perderle tutte. (altro…)

Cronaca fedele dei tradimenti di Gomorra

Di |2020-09-11T15:00:41+01:0010 Maggio 2019|Lo Storiopata|

Ecco il quadro che si delinea dopo la seconda puntata:

Genny ha chiesto un aiuto allo zio boss Levante e poi si è ritirato dall’attività, vuole fare i soldi in modo pulito. Costruirà un grande aeroporto fuori Napoli e ha chiamato a fare l’amministratore delegato Alberto. E ha lasciato Secondigliano in mano a Patrizia. I clan hanno siglato un patto di non ostilità. Uno dei figli di Levante, Mickey, che non sembra una cattivissima persona anche se ha gli occhi da pazzo, (altro…)

Dare la mancia

Di |2020-09-11T15:00:51+01:0010 Maggio 2019|Lo Storiopata|

La mancia è come un abbraccio, senza tutto quel toccare. Tips are like hughs without all that touching. È scritto su un bellissimo biglietto, ben visibile dentro un barattolo insieme a delle banconote, che sta poggiato vicino alla cassa in un locale americano.

Quando ero ragazzo, a Napoli, c’era sotto casa Gianni il macellaio (va da sé, insieme alla sua macelleria). (altro…)

Storia di Landru il serial killer senza cadaveri

Di |2020-09-11T15:00:58+01:0010 Maggio 2019|La storia in dieci processi, Lo Storiopata|

Sarà perché la guerra abitua alle lontananze, allo straniamento, all’improvvisa mobilità, alla precarietà dei rapporti, all’inspiegabile e all’ineluttabile, alla perdita di senso delle vite individuali. Certo è che, tra il 1914 e il 1919, a Parigi e nel circondario spariscono dieci donne senza che ciò susciti allarme né crei tra loro un collegamento; (altro…)

Storia di Landru il serial killer senza cadaveri

Di |2020-09-11T15:01:13+01:0019 Aprile 2019|La storia in dieci processi, Lo Storiopata|

Terza Puntata

Alcune affermazioni difensive non mancano di suggestione. Nessuno può negare che Landru sia stato assai accorto nel far scomparire ogni segno delle vittime. Perché mai, domanda allora l’imputato, mi sarei preso la briga di arrivare in treno a Gambais con queste donne, e dalla stazione percorrere a piedi i dieci minuti sino alla villa, con l’alta probabilità di incontrare qualcuno che potesse poi riconoscere me e l’accompagnatrice? Avrei piuttosto preso la macchina, che possedevo, eliminando questo rischio. (altro…)

Torna in cima