Versi, versi pure

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Versi, versi pure2020-09-11T15:17:13+01:00

Da Natale in libreria per Oèdipus edizioni

Da diversi anni mi ha preso il gusto di comporre limerick, quel tipo di poesie nonsense di origine anglosassone che rispondono a criteri metrici fissi e nel nostro paese hanno trovato la loro migliore espressione in Toti Scialoja. Mi sono concesso varie alterazioni del loro schema di base e poi, con crescente frequenza, quello scheletro formale e il mood che lo accompagna sono rimasti al servizio anche di testi sensati. Alla fine è più facile debellare il senso nella prosa quotidiana che nei versi.

Mi spiaggerò

Mi spiaggerò come balena assente

sul rovente sudario mentre l’ocean

si rifarà daccapo di gran lena.

Per cena sputerò Giona dal ventre

ragionerò l’assurdo dell’acquario.

Mi spiaggerò come balena triste

ponendo fine a spregi e avvistamenti

di dorsi e pinne da occhi di turisti.

Depennerò il disordine e la rabbia

provvista di salsedine e di sabbia.

Mi spiaggerò come balena bolsa

prendendo l’orizzonte per rincorsa

sull’onda moribonda rimbalzante.

Cospargerò con l’olio e l’ambra grigia (altro…)

By |7 Marzo 2019|Categories: Versi, versi pure|Tags: |

Take the train

Murati negli smartphone sul vagone

gli automi non s’accorgono dell’asma

del vicino, dei torti consumati,

d’arrivi alla stazione. Live alone,

pendolare! Sian lievi le rotaie.*

*(sulla transiberiana non c’è campo,

le contadine sono afone sul Don)

By |7 Marzo 2019|Categories: Versi, versi pure|Tags: |

Vanitas

Dal vaso vien giù secco il tulipano

non un lento planare né balbuzie,

cadere sghembo nella sua stagione,

lo sanno pure i bulbi di quartiere

è il gambo che recide chi ha ragione.

By |7 Marzo 2019|Categories: Versi, versi pure|Tags: |
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