Non ho intenzione di rifare la rivista. Un’energia di quel tipo si ha una volta nella vita. Più modestamente riprenderò il genere “recensione”, di nuovo destinandolo indiscriminatamente a una mostra come a un oggetto o a una tendenza. Ma fatemi compagnia! Pubblicherò le vostre recensioni purché contenute in tremila battute, non oltraggiose, di interesse generale e non sospette di personalismo (insomma, se il cameriere è stato scortese al ristorante non è questo lo spazio per vendicarsi). Quelle che mi piacciono di più le farò passare per l’homepage. È d’obbligo il giudizio finale in soli/ombrelli (vedere sotto). Ogni recensore ha a disposizione uno spazio al mese.
I giudizi
Perfetto
Alla grande
Merita
Niente male
Né infamia né lode
Anche no
Da dimenticare
Terrificante
Si salvi chi può
Recensione del film “Cry Macho”
Come dovrebbero porsi nel giudizio, il critico o lo spettatore, davanti al film di un grande autore? Dovrebbero assestarsi su un ideale grado zero, considerare il regista un fattore inquinante dell’obiettività (un elemento di rumore, secondo l’economia comportamentale) e sforzarsi di guardare tutto con occhi vergini, come se la pellicola l’avesse girata un qualsiasi carneade? (altro…)
Recensione del film “Ariaferma”
La principale occupazione di un detenuto è sostanzialmente quella di attendere: la fine della pena, la fine della giornata così difficile da riempire, la visita dei parenti, la fine del processo (per i tanti in attesa di giudizio), il provvedimento di misura alternativa, la risposta alla “domandina” di una micro-concessione che renda appena meno greve la vita quotidiana, (altro…)
Recensione del film “Madres paralelas”
Da dove cominciare? Dalle madri single i cui figli vengono scambiati in culla o dalle vittime fatte sparire dai falangisti? Madres paralelas di Almodovar ha un andamento apparentemente strano: nella prima scena la quarantenne Janis (Penelope Cruz), fotografa per lo più di moda, incontra Arturo, un famoso antropologo forense, (altro…)
Recensione del film “Qui rido io”
Basta con questa farsa! Nel palazzo sontuoso dove dimora Eduardo Scarpetta, il mattatore incontrastato del teatro comico napoletano tra fine Ottocento e inizio Novecento, qualcuno avrebbe potuto sbottare in questo modo (altro…)
Recensione del film “Marx può aspettare”
A ciascuno secondo i suoi bisogni, da ciascuno secondo le sue capacità. Questo noto slogan marxista, pur se coniato come cardine della produzione e del consumo, ben può calzare per qualsiasi esigenza, persino quella di (altro…)
Recensione del film “Un altro giro”
Chi non vorrebbe essere in terapia da uno psichiatra che proclama la necessità di mantenere stabile il tasso alcolemico naturalmente di 0,05% presente nel sangue bevendo un paio di bicchieri di vino al giorno, con il risultato di mantenersi sereni ed efficienti? (altro…)
Recensione del film “La vita che verrà”
La prima scena de La vita che verrà- Herself è una brutale violenza domestica: Sandra viene pestata dal marito, Gary, che ha scoperto la sua intenzione di andarsene con le due figlie. (altro…)
Recensione del film “The father”- nulla è come sembra
L’Alzheimer è così, ti concede momenti di lucidità che servono per far brillare sprazzi del tuo antico fascino o renderti tragicamente consapevole che (altro…)
Recensione del film “Minari”
Qualche anno fa l’Università di Cambridge pubblicò un elenco di lavori che a breve saranno soppiantanti dall’automazione. Non ricordo se vi rientrasse il selezionatore di pulcini, cioè quello che in una fabbrica è addetto e determinarne il sesso per individuare e selezionare quelli che servono alla produzione (altro…)