Ripetere come Sisifo e Bill Murray

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Può pilotare e stravolgere la ripetizione, oppure approfittarne. Seduce, si abboffa, ruba, tanto al risveglio sarà tutto emen­dato. Ma, per questa stessa ragione, quale senso ha un piacere i cui effetti vengono azzerati così a breve termine? Murray è nella condizione di Sisifo, il personaggio della mitologia greca che gli dei punirono condannandolo per l’eternità a sospingere un masso fino a una cima dalla quale non poteva che rotolare all’indietro, e lui tornare a ripren­derlo per ricominciare. Così, qualunque sia la forma con cui lo ha plasmato e il vigore con cui lo ha spinto alla vetta, il masso del 2 febbraio di Bill Murray ripiomba a ritroso, sulla pianura della radiosveglia mattutina.

Albert Camus incarna nell’inutile lavoro di Sisifo l’u­niversale assurdo dell’esistenza umana: l’assurdo che si rivela, come primo segno, «in quel particolare stato d’a­nimo in cui il vuoto diviene eloquente, la catena dei gesti quotidiani viene interrotta e il cuore cerca invano l’anello che la ricongiunga».

Brano estratto dal paragrafo “Ricomincio da capo: Sisifo e Bill Murray”, nel capitolo 6 “Verso un buon uso della ripetizione”

Fra i caratteri distintivi dell’umanità vi è la tendenza a evitare la ripetizione, privilegiando l’innovazione creativa e ciò che è differente. A uno sguardo più attento, però, fenomeni e comportamenti ricorsivi risultano prepotentemente insediati nei fondamenti delle nostre vite, e non solo perché rimaniamo incatenati ai vincoli della natura. Come le stagioni e le strutture organiche nell’evoluzione, si ripetono anche i cicli storici e quelli economici, i miti e i riti, le rime in poesia, i meme su Internet e le calunnie in politica. Su concetti e comportamenti reiterati si basano l’apprendimento e la persuasione, ma anche la coazione a ripetere e altre manifestazioni disfunzionali. Con brillante sagacia, Remo Bassetti affronta un concetto finora trascurato, scandagliandolo nei vari campi del sapere, fra antropologia, letteratura e cinema, per dipingere un affresco curioso di grande ispirazione. Da Kierkegaard almachine learning, dai barattoli di Warhol ai serial killer, dai déjà vu fino alla routine, questo libro offre un’analisi profonda della variegata fenomenologia della ripetizione nel mondo moderno, sia nelle forme minacciose e patologiche sia in quelle che invece assicurano conforto, godimento e, persino, libertà.

Quanto siamo ripetitivi

Di |2023-10-13T13:26:15+01:0022 Settembre 2023|Quanto siamo ripetitivi|

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