Quasi da baccanale

lo sbocco al mare aperto

di una metà facciale.

La tenebra labiale

rendeva il viso inerte,

scabrosa la parola

scabra la tenerezza.

Bocche decapottate

Tornano a respirare.

Siam bocche coabitanti

sopra lingue di terra

brocche di terracotta

magri fiori di serra.

Ci brilla sulle labbra

Un’alba poliglotta.

Di |2022-01-07T11:27:27+01:0028 Giugno 2021|Versi, versi pure|

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