Warhol e Basquiat a quattro mani

Home>Warhol e Basquiat a quattro mani

Ufficio Visti

 

Non è possibile stabilire cosa produsse di buono e durevole nella rispettiva espressione artistica la collaborazione tra Andy Warhol e Jean-Michel Basquiat, perché quel tratto di vita che condivisero fu troppo vicino alla morte di entrambi. L’epoca della collaborazione “a due mani” durò dal 1983 al 1985. Nel 1987 Warhol sarebbe morto a 58 anni per le complicazioni di un’operazione alla vescica, nel 1988 Basquiat, a 27, per un’intossicazione acuta da droghe miste.

L’atto prodromico al sodalizio fu la visita che Basquiat, su iniziativa del collezionista Bruno Bishofberger, fece alla Factory di Warhol: il tempo di tornare un paio d’ore nell’atelier e si ripresentò con un divertente ritratto di entrambi, guadagnando la subitanea stizza (è stato più veloce di me) e il sorpreso apprezzamento di Warhol. La conclusione fu invece, due anni e mezzo dopo, una mostra di 15 opere congiunte a New York, stroncata da un critico che definì il più giovane la “mascotte” dell’altro. Per Basquiat, che aveva perseguito protezione e legittimazione, fu abbastanza per troncare il binomio.

Quel che era nato, al di là delle convenienze, era tuttavia un incontro fervido e ricco di spontaneità. Autentica del resto era l’ammirazione che l’ancora poco conosciuto artista di origini caraibiche nutriva per il maestro della pop art e abituale in costui una certa propensione alla valorizzazione dei talenti e all’idea che gli artisti insieme potessero far germogliare frutti inattesi; e sinceramente affettuoso fu il legame che s’instaurò, dal quale nacquero 170 opere, la metà delle quali sono esposte in questa mostra parigina alla Fondazione Louis Vuitton, che ha giocato sul sicuro (la mostra di Basquiat nel 2018 assommò 700.000 visitatori) e offerto al pubblico una storia interessante, con il merito di averla mostrata per quel che dovrebbe essere (un pezzo di storia dell’arte) purgandola da pettegolezzi e vaniloqui.

Di intrigante la coppia possedeva in primo luogo l’approccio al capitalismo, archivistico e funzionale nel caso di Warhol, ribellista per Basquiat: e su questa polarità oppositiva giocano alcune opere. In senso tecnico la coautorialità non ebbe uno schema fisso: Warhol sostenne che il meglio era venuto fuori quando era ormai persa la cognizione di chi dei due aveva fatto cosa, e davvero le testimonianze dicono che spesso lavoravano a fianco, in un gioco continuo di ripresa e ritocco. Keith Haring scrisse che si trattava di una conversazione, salvo che non si svolgeva a parole. Nella maggior parte dei casi, però, Warhol preparava lo sfondo su cui dipingeva Basquiat: è la sintesi che si potrebbe applicare anche metaforicamente alla partnership. I simboli e i format (ad esempio il concetto di serie) erano tutti innescati da Warhol, ma il risultato esteticamente più vibrante lo raggiunsero le accensioni coloristiche e il tratto tribale di Basquiat e il tema dell’immaginario americano sovente ricondotto da questi sull’evocazione degli stereotipi razzisti.

In alcune opere il dialogo è giocoso, fanciullesco, forse superficiale. In altre, specialmente nei grandi formati, viene fuori una grande tensione: su tutte China Paramount e African Masks. Sono esposte anche alcune opere realizzate con un prestigioso terzo incomodo, Francesco Clemente, ma sono soprattutto incomode le opere per lui, un grande a sua volta, non paragonabile tuttavia per prontezza di adattamento ai due giganti. La mostra è completata da alcune foto, sostanzialmente di marketing, che ritraggono insieme i due artisti puntano allo scatto buffo più che indagatore.

L’opera più commovente è l’ultima esposta, Gravestone, il pannello-sepolcro che Basquiat realizzò per l’amico scomparso. Quando poco dopo morì anche lui, il mercato lo trasformò in una di quelle icone che, se gli fosse sopravvissuto, Warhol avrebbe moltiplicato in serigrafia.

Basquiat X Warhol: a quatre mains

Fondation Louis Vuitton, Parigi

Fino al 28 agosto 2023

Di |2023-09-22T19:54:28+01:004 Agosto 2023|3, Forse ti sei perso, Ufficio visti|

Scrivi un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Torna in cima