Cosa resta della democrazia

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Cosa possono fare le Sardine per l’Italia

Di |2021-01-02T08:40:13+01:0015 Gennaio 2020|13, Cosa resta della democrazia, Il futuro della democrazia|

Nel nostro mondo veloce basta un attimo per diventare una celebrità, e l’attimo successivo per imboccare la china discendente. Chi tiene al successo deve passare rapidamente all’incasso, anche nella politica. Coloro che hanno indugiato nel tesaurizzare il consenso (il primo fu Mario Segni) vengono accusato di aver buttato il biglietto vincente della lotteria. (altro…)

A chi togliere il diritto di voto

Di |2020-09-11T15:09:00+01:0011 Gennaio 2019|5, Cosa resta della democrazia, Il futuro della democrazia|

Ma è proprio vero che alle elezioni debbano votare tutti? Sul suffragio universale, a lungo considerato il più esaltante e incontroverso successo raggiunto dalla democrazia, vi sono ormai quattro categorie di pensatori: (altro…)

Democrazie illiberali (o tirannie democratiche)

Di |2021-04-21T14:14:22+01:0022 Giugno 2018|Cosa resta della democrazia, Il futuro della democrazia|

Dio è morto, Marx pure e anche la democrazia non si sente tanto bene: così potrebbe aggiornarsi il famoso aforisma di Woody Allen. E’ parecchio che la democrazia transita per responsi clinici negativi. All’inizio del 2018 il più autorevole report internazionale sulle sue condizioni, Freedom House, ha constatato che 35 paesi hanno migliorato le libertà concesse ai propri cittadini contro 71 che le hanno ridotte, e si tratta del dodicesimo anno consecutivo in cui la colonna del passivo supera quella dell’attivo. Insomma, non basta sapere che Ecuador e Nepal stanno facendo progressi per indurci all’ottimismo. (altro…)

Come ripensare la proprietà e il concetto di bene comune

Di |2020-09-11T15:16:16+01:0018 Maggio 2018|Cosa resta della democrazia|

Uno dei testi sacri cui gli ultraliberisti si ispirano per teorizzare la necessità della privatizzazioni è il breve e denso saggio del biologo Garrett Hardin, intitolato “La tragedia dei beni comuni”: in esso si considerava l’utilizzo comune e libero a tutti di beni esistenti in numero finito come prodromico alla loro distruzione. (altro…)

Come la strategia del petalo ha affondato i partiti di sinistra

Di |2020-09-11T15:16:17+01:0020 Aprile 2018|Cosa resta della democrazia, Il futuro della democrazia|

Lunga morte alla sinistra? Che la vecchia divisione ideologica non valga più e le vecchie categorie destra/sinistra siano “stampelle del passato” è un ritornello intonato almeno dalla caduta del muro di Berlino, ma evidentemente è un rifiuto biodegradabile difficile da smaltire visto che ce lo si ritrova puntualmente fuori dalla porta. Le ragioni indicate come decisive per il suo superamento si rivelano spesso contingenti: così è stato per l’ingrossamento della classe media che, per effetto della crisi economica, è da tempo soggetta a una nuova, forte forma di segmentazione, se non addirittura a una neo-pauperizzazione per le fasce poste sui gradini più bassi. (altro…)

Va in onda il leader populista

Di |2020-09-11T15:16:26+01:007 Dicembre 2017|Cosa resta della democrazia, Il futuro della democrazia|

Ma in cosa consiste questo populismo di cui tanto si parla? Non è un’ideologia, semmai uno stile politico caratterizzato dal camaleontismo di un leader carismatico. Per essere più precisi, ci troviamo dentro il populismo quando in una situazione reale di crisi del sistema (economica, istituzionale, di legittimità, o tutte e tre le cose insieme) un leader individua un “popolo” da usare come strumento contundente contro quelli che sono al potere al fine di sostituirsi a loro. In questo senso il populismo parrebbe un fenomeno contro, destinato a sgretolarsi quando la responsabilità di esercitare effettivamente il potere costringe a prendere decisioni, fra le quali alcune necessariamente impopolari: e alcuni movimenti populistici vanno incontro a una rapida parabola discendente anche solo quando annusano il potere. (altro…)

La wiki-amministrazione. Un idea per la politica.

Di |2020-09-11T15:16:35+01:0020 Ottobre 2017|Cosa resta della democrazia, Il futuro della democrazia|

Ma chi glielo fa fare di inserire i contenuti a quelli che intervengono su Wikipedia? Rispetto al modello della reciprocità che domina il web, Wikipedia è invece un progetto autenticamente cooperativo, in cui il beneficio del ritorno individuale per colui che inserisce contenuti (esclusi naturalmente i casi di autopromozione) è del tutto astratto: è un po’ la posizione di chi dona il sangue, che certo non lo fa perché il sangue degli altri potrebbe servire a lui. Non ne viene gloria, visto che i contributi sono anonimi e l’incidenza della singola partecipazione sul buon risultato dell’impresa è per forza di cose ininfluente, composta com’è Wikipedia di 92 milioni di pagine: (altro…)

Agorete. Alcune illusioni digitali sulla democrazia.

Di |2020-09-11T15:16:47+01:0021 Aprile 2017|Cosa resta della democrazia|

Il recente dibattito sulle fake news sta incrinando la tesi che la carica informativa del web sia un propellente della democrazia.

Ma, in ogni caso, basterebbe davvero essere informati per rimuovere i conflitti? Forse che gli eserciti nemici, le organizzazioni dei lavoratori  o i movimenti di contestazione e quelli che mandavano la polizia a manganellarli, le etnie che si sono scannate nelle guerre civili scontavano essenzialmente un problema di informazione? “Ma bastava saperlo! Adesso ci siamo chiariti!” (altro…)

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