Psicologia della punteggiatura/5. Il punto esclamativo

In un brevissimo racconto di Cechov, intitolato “Il punto esclamativo” un diligente funzionario con ruolo segretariale trascorre una notte inquieta, ragionando tra veglia e sonno sulla consapevolezza con cui ha distribuito la punteggiatura nel suo ormai quarantennale disbrigo burocratico. Passa in rivista le sue truppe di interpunzione, traendone la rassicurante certezza di averle apposte sempre con cognizione di causa. Fino a che gli si para davanti come un bravaccio quello spilungone con il masso pendente sul capo. (altro…)