“Non è un liberi tutti!”. Sono pochi i sanitari e i politici che rinunciano a chiosare l’annuncio delle nuove regole Covid in questo modo. Certo che è un liberi tutti, invece! Ovviamente, a condizione che si rispettino le regole. Ma questo vale per qualsiasi cosa: le strade aperte al traffico rendono tutti liberi di percorrerle ma non di passare col rosso o mettere la macchina di traverso sul marciapiede, e se per qualche tempo si restringono le corsie neppure di passare in quella dove sono in corso i lavori. L’insistenza su questo linguaggio paternalistico e infantilizzante, quando si tratta di Covid, non è il modo per rendere responsabili i cittadini ma il suo contrario. Visto che siamo in tema, bisognerebbe anche spiegare che senso ha lasciare il coprifuoco alle dieci, se non quello di dimezzare ai ristoranti e ai teatri il beneficio della riapertura, oltre che naturalmente educare i bambini che a una certa ora bisogna andare a letto, punto e basta. Multarli se girano in più di quattro la sera sarebbe troppo faticoso.

Di |2022-01-07T11:12:10+01:0023 Aprile 2021|Stretti e contraddetti|

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