Cronorifugio di Georgi Gospodinov

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Quale libro lascio in dotazione come ultimo consiglio per le vacanze? Non una novità assoluta, perché Voland lo ha pubblicato in Italia un anno fa, e sempre nel 2021 ha vinto il Premio Strega Europeo. Non esattamente un libro da spiaggia, eppure molto divertente, almeno quanto è filosoficamente tragico. Non una storia lineare (del resto la manipolazione del tempo è il suo argomento) ma comunque con degli assi molto ordinati, e un autore che entra ed esce dalla storia non come un impiccione che va a pestare i piedi ai suoi personaggi (benché si ponga come amichevole interlocutore del protagonista) ma quale umile tramite fra la finzione e il realismo. Per giunta un alfiere della letteratura, quella dell’est europeo, che in questo momento è probabilmente la più interessante, anche sotto il profilo stilistico, per la grande naturalezza nel legare le vicende della storia con la fantasia visionaria. Il libro è Cronorifugio, dello scrittore Georgi Gospodinov, e il filo conduttore è il fatto che la vita umana sia una fabbrica di passato; e come si possa gestirla, la vita, se in qualche modo quel passato viene meno. Così un medico idealista crea a Zurigo una clinica per chi ha perduto la memoria, varando una terapia per recuperare i ricordi che comprende l’uso degli oggetti, degli stili di vita e dell’arredamento del passato, e che a un certo punto comincia ad attrarre quelli che semplicemente non si trovano a proprio agio nel presente. L’altra traccia narrativa principale è lo svolgimento di un referendum con cui nei vari paesi europei i cittadini scelgono in quale epoca vivere: al suo esito i governi si regoleranno di conseguenza. Non è un caso che un tema simile sia trattato da un autore dell’est Europa, un luogo che ha brutalizzato il tempo, facendone trauma, negazione, simulacro. Gospodinov naviga in un tempo ramengo, che in un attimo scorre dalla guerra mondiale alla contemporaneità, e passa dallo stile del reportage giornalistico al lirismo, dalle intelligenti digressioni alle battute fulminanti. Fra i tanti passaggi memorabili, le ragioni che spingono la Svizzera ad adottare una neutralità cronologica e il breve ma intenso racconto del perseguitato politico che ha perso la memoria e chiede al pedinatore che compilava il dossier su di lui di aiutarlo a ricostruirla.

Georgi Gospodinov

Cronorifugio

Traduzione di Giuseppe Dell’Agata

Voland

Anche se prevale un tono leggero e una gradevole vena di humor, la documentazione è solida, gli esempi fitti e illuminanti

Corrado Augias, Il Venerdì

Un trattato, mica bruscolini. Il trattato, infatti, tipo quelli di Spinoza o di Wittgenstein, è un’opera di carattere filosofico, scientifico, letterario (...) E così è. Nel suo trattato Bassetti espone il come e perché dell’offesa.

Francesca Rigotti, Il Sole 24 ore

 

C’è un passo in cui di Bassetti dice che questo è un tema sorprendentemente poco esplorato...Non lo è più da quando c’è questo libro

La conclusione del conduttore di Fahrenheit – Tommaso Giartosio

 

Queste sono le tre ragioni per cui ci si offende:

  1. Hai detto male di me

  2. Hai violato un confine

  3. Non ti sei accorto di me come, e quanto, avresti dovuto

Di |2022-07-22T16:02:57+01:0022 Luglio 2022|Libri consigliati|

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