Cuccioli
(da “Derelitti e delle pene”)

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Un’emozione forte è stata quando dopo quattro anni sono tornata a casa, papà mi ha dovuto mettere la tovaglia,che a me tremavano le mani, le mie mani di esperta casalinga,non ho trovato nulla di cambiato,è diventata una fortuna per me che mia mamma avesse l’ictus, qui le disgrazie diventano una fortuna, qui lo perdi il diritto alla fortuna vera e ti contenti di poco

Un libro in tre parti, diverse ma complementari. La prima, la pena pensata, risponde alla domanda “perché punire” e si confronta con le ipocrisie sottese all’attuale sistema. La pena applicata, traccia una minuziosa storia della prigione in Italia, con il supporto di materiali d’archivio, e oscilla spesso tra il drammatico e il grottesco. L’ultima parte, la pena vissuta, è una collezione di brevi monologhi, raccolti dall’autore sulla base di colloqui effettuati nei più importanti istituti di pena del paese: più che resoconto una narrazione, condotta sul filo di una tensione linguistica che mira a restituire nello stile la frammentazione e l’isolamento delle voci ascoltate.

Di |2020-09-11T15:16:55+01:0020 Gennaio 2017|Derelitti e delle pene|

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