Istruzioni per non morire

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Capitolo otto: Rose

Di |2020-09-11T15:16:41+01:0026 Giugno 2017|Istruzioni per non morire|

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Il trailer del capitolo

Musica consigliata per la lettura del ottavo capitolo: I run (Årabrot)

Rose, che pure non era solita alla franchezza quando si trattava di definire un suo stato interiore, si disse troppo inquieta per rinchiudersi tra le mura di un locale parigino. Una lieve brezza palleggiava le nuvole e il sole velato chiamava alla passeggiata lungo le Tuileries. Scesero a Concorde con la metropolitana, più misurandosi che parlando, e guadagnarono due sedie affiancate, quelle più comode con lo schienale arquato, lungo la fontana solcata dai gorghi circolari delle anatre.

Roberto si ricordò di colpo che doveva verificare l’andamento dei dati su Death Line e mandare un sms a Machaut. L’esordio di Rose, “Chi comincia?” andò a vuoto. “Mi puoi scusare ancora un secondo?” le rispose Roberto compulsando il display “Due minuti per una questione di lavoro”.

“Ti porti il lavoro al parco?”

“E’ una situazione eccezionale. Stiamo sperimentando una app che dovrebbe partire a brevissimo”.

“Vuoi dirmi di che si tratta?”

“Ma no…cioè sì…vedi queste linee, si ricollegano alla salute di certe persone malate…non è facile da spiegare”.

“Non ha importanza. Te lo proponevo se ti faceva piacere. Hai detto tante volte che non ti chiedo mai nulla approfonditamente di te e non ti dico di me. Era un tentativo di introdurre una giornata diversa”. (altro…)

Capitolo sette: Lorette

Di |2020-09-11T15:16:41+01:0025 Giugno 2017|Istruzioni per non morire|

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Il trailer del capitolo

Musica consigliata per la lettura del settimo capitolo: Studio per pianoforte n. 8 op. 12 (Scriabin; Horowitz)

Rose era nata gracilina, accolta subito dall’incubatrice, e la preoccupazione per il suo peso aveva allertato per qualche anno i genitori prima che il pediatra li invitasse apertamente a farsi una ragione della sua costituzione fisica. Del resto la mamma non aveva una struttura diversa: la vera paura di Roberto e della mamma di Rose era che la bimba ripercorresse la medesima china fisica e anche psicologica della madre (visto quanto era costato all’equilibrio psichico di costei) la sua statura di un metro e quarantasei, per giunta applicata a uno scheletro filiforme, che pareva a rischio di spezzarsi se solo qualcuno avesse tirato vigorosamente un braccio, e a una muscolatura insensibile agli incrementi alimentari.

 

Accadeva pure che durante il rapporto la sua eccitazione franasse quando indugiava nello stringerle le braccia o la schiena e perveniva troppo celermente al contatto con le ossa spigolose o quando lei, per chiudere un’imposta da cui cominciava a filtrare troppa luce, si alzava del letto e si allontanava di qualche passo con la sua figurina che a Roberto pareva d’improvviso quella di una Barbie cui fosse stata caricata una molla. Il loro legame, ciononostante, durava e cresceva in tenerezza. Questo non impediva a Roberto di dubitare della profondità dei propri sentimenti e di accrescere l’insoddisfazione per certe giornate passate insieme nelle quali gli sembrava che avessero poco da condividere. Non fece a tempo ad affinare le sue consapevolezze prima che Lorette rimanesse incinta. (altro…)

Capitolo sei: Giselle

Di |2020-09-11T15:16:42+01:0023 Giugno 2017|Istruzioni per non morire|

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Musica consigliata per la lettura del sesto capitolo: En Deutsche Requiem (Brahms) diretta da Gardiner

“E’ un parente? Non avevo mai visto nessuno con lui”

“No, io…io faccio parte di un’associazione di volontariato. Veniamo…veniamo negli ospedali ad assistere chi non ha nessuno vicino e a dire una preghiera per lui”.

Il labbro della donna si gonfiò ancora e la bocca prese un tratto espressivo che oscillava tra il benevolo e il sardonico.

“Ho sentito che gli parlava. E’ bello questo, anche se non può sentirla. Anzi, è bello proprio perché non può più sentirla”.

Roberto esitò prima di replicare: “In che senso?”

“Nel senso che lo trovo un bell’omaggio. Tra persone coscienti la metà del tempo la passiamo parlando a persone che non ci ascoltano, e la consolazione è che faremo altrettanto quando sarà il loro turno. Ma qui è differente. Lui è già lontano da qui.  Però il suo corpo ancora si aggrappa a quello che trova. E noi gli infiliamo tra le dita l’ultimo biglietto di saluto. Guarda che anche se non ci sei più io ti parlerò egualmente. Con mio marito lo faccio da tre mesi ormai”. (altro…)

Capitolo cinque: Gaston

Di |2020-09-11T15:16:42+01:0021 Giugno 2017|Istruzioni per non morire|

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Musica consigliata per la lettura del quinto capitolo: Sour Times (Portishead)

Tese il guinzaglio e alla fine riuscì a sganciarsi gettandosi abbaiando fuori dal marciapiede. “Kelly” gli strillò dietro la padrona, ma il cane, avanzato di qualche metro sino quasi alla linea di mezzeria, si tratteneva sulla strada, ignorandola. La donna lo chiamò ancora ma la voce le uscì fioca, si portò sul bordo del marciapiede e con il guinzaglio che le pendeva si accingeva ad attraversare per riprendere il cane. Fu a questo punto che fece un gesto che a Roberto parve del tutto incongruo e, invece di voltarsi dal lato sinistro per controllare che non arrivassero macchine, si girò inequivocabilmente a guardare Gaston e alzò lentamente la mano destra in un segno di saluto, che Gaston ricambiò. Poi mosse decisa giù dal marciapiede e la berlina che sopraggiungeva a non meno di sessanta all’ora la travolse in pieno e la trascinò per una decina di metri davanti prima di completare la frenata. Kelly emise un latrato lancinante e cercò di infilarsi sotto il paraurti. Di lei si vedevano le gambe immobili.

 

“Salutato? Sì, somiglia a un saluto. E’ il gesto d’intesa finale. Significa che mi ha visto, che sa tutto, che è tutto a posto, che è pronta. Che non c’è violenza, che è solo il destino che segue il suo corso, che la pratica dell’ufficio si può archiviare, che spera di non aver dato disturbo. Che domani mattina non vedrà il sole. Che non serba rancore a nessuno”.

 

Come aveva potuto rimuoverlo così a lungo? Aveva quindici anni, erano sul campo di terra rossa insieme. La madre era morta in ospedale pochi mesi prima e Roberto non aveva potuto fare a meno di pensare che quel padre così assente ne avesse la colpa. (altro…)

Capitolo quattro: Amande

Di |2020-09-11T15:16:42+01:0019 Giugno 2017|Istruzioni per non morire|

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Musica consigliata per la lettura del quarto capitolo: Waltz for Debby (Bill Evans)

Quel giorno emerse dai veli e rotolò sotto Roberto. Le bocche lanciarono le reti. Il seno di Amande era un commento a margine, e Roberto si rassicurò nel percepirlo carico di attese. Lo lesse con cura, senza perdere il segno con il dito e infine lo riepilogò in un’unica stretta. La lingua di lei reagì con una scossa elettrica e si disperse per portare la buona novella al corpo tutto di lui. Lui le entrò dentro subito con un’aggressiva voglia di vivere che lei scambiò per rabbia.

 

“Questa è finalmente l’occasione di farti cogliere la qualità del lavoro che faccio” riprese Amande.

“In che senso, scusa?”

“Ma l’hai capito  che cosa fa il coach? Ti aiuta a risolvere dei problemi, a prenderli dal verso giusto”

“Non mi sento nello spirito di scherzare Amande”

“E chi sta scherzando? Il coach è un allenatore per migliorare la propria vita. Allenare qualcuno per salvarla è appena un passo più in là. E’ lo stesso spirito”

“Non mi piace quando esageri nel porti al centro di tutto. Io ti sto parlando della mia vita in pericolo e tu la prendi come un’occasione professionale. E anche quest’eccesso di autocontrollo di fronte a un’enormità del genere…evidentemente non mi credi” (altro…)

Capitolo tre: Machaut

Di |2020-09-11T15:16:42+01:0016 Giugno 2017|Istruzioni per non morire|

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Musica consigliata per la lettura del terzo capitolo: Concerto n. 20 per pianoforte e orchestra,  primo movimento ( Mozart)

“Domani alle 12, davanti al Museo di Cluny. Facciamoci questa promessa: ci diciamo di noi tutto, proprio tutto, senza nascondere nulla”.

Stordito, Roberto digitò sulla schermata precedente. Il messaggio era di sua figlia.

Cosa voleva dire Rose? Era informata di cosa gli stava accadendo? Per questo si stava precipitando lì dall’altro continente?

 

Gilbert Machaut, a una prima impressione, poteva risultare una persona antipatica e sgradevole. Si trattava di conoscerlo meglio. A quel punto, senza incolpare la superficialità dell’impressione, si poteva serenamente concludere che era effettivamente antipatico e sgradevole. (altro…)

Capitolo due: Lilith

Di |2020-09-11T15:16:42+01:0014 Giugno 2017|Istruzioni per non morire|

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Musica consigliata per la lettura del secondo capitolo: Gold Prisms Incorporated (The Bad Plus) 

Il pranzo con Lilith ridondava, e Roberto non vedeva l’ora che si concludesse, irritandosi per la lentezza con cui la moglie scomponeva quelli che aveva definito trenta grammi di salmone, quasi che il suo interesse fosse lo scrupolo scientifico dell’ittiologo invece che la peristalsi gastrica che nell’era del mesozoico spingeva a cacciare i bisonti e i rinoceronti lanosi e in tempi più recenti accettava di essere sedata dal guacamole delle tapas messicane. (altro…)

Capitolo uno: Dovalski

Di |2020-09-11T15:16:44+01:007 Giugno 2017|Istruzioni per non morire|

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Musica consigliata per la lettura del primo capitolo: Quartetto d’archi n.14 in re minore di Franz Schubert

 

E infine Roberto si rassegnò. Il problema non era la coscia d’anatra che si vendicava durante il transito digestivo nè un incubo né gli scricchioli di riassestamento del parquet né i rantoli finali della lavastoviglie, da tempo immemore in attesa che la casa madre si movesse a pietà inviando il manutentore. I rumori di sotto erano un cammino felpato, un oggetto urtato nel percorso, un corpo acquattato, un corpo in torsione. Neppure per un attimo Roberto pensò di svegliare Lilith che gli dormiva al fianco.

 

A parte la gamba troppo larga, le scarpe stonavano, erano bianche e di un modello bombato che le rendeva simili a una calzatura ortopedica. In effetti quando l’uomo mosse un passo laterale, scostandosi dal camino, sembrò trascinare una delle due gambe. Il suo sguardo penetrate era privo di ostilità. Lo fissò per qualche secondo su Roberto, prima di parlare nuovamente.

“E’ venuto il momento, Roberto. Fra quattro giorni devi morire”.

Il cuore di Roberto diede uno strattone. Lo stava minacciando? Provò ad afferrarlo per il braccio ma la sensazione che ricevette dal contatto lo terrorizzò.

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Come leggere il libro.
Il calendario di pubblicazione

Di |2020-09-11T15:16:44+01:007 Giugno 2017|Istruzioni per non morire|

“Istruzioni per non morire” si può leggere gratuitamente in formato kindle, in epub, in pdf. Dunque chi proprio non riesce a familiarizzarsi con la lettura su un device può stampare il pdf. Ma un tentativo andrebbe fatto secondo me (che pure sono un feticista della carta): scaricare kindle anche solo sullo smartphone è gratuito e semplicissimo, e la leggibilità è sorprendente. (altro…)

Cos’è il crowdreading e come praticarlo

Di |2020-09-11T15:16:44+01:007 Giugno 2017|Istruzioni per non morire|

Caro lettore che sei capitato su questa pagina, devo dedurre che è vero almeno uno di questi punti:

  1. Sei curioso di sapere cosa intendo per crowdreading.
  2. Ti piace il progetto di cui è prototipo di “Istruzioni per non morire”
  3. Ti sta piacendo il romanzo
  4. Stai pensando “vediamo questo stupido dove vuole arrivare”.

(altro…)

Le ragioni di un romanzo che parte dal web

Di |2020-09-11T15:16:44+01:001 Giugno 2017|Istruzioni per non morire|

Crowdreading e un esperimento letterario

Perché, dopo avere scritto libri per diversi e rilevanti editori, pubblico questo romanzo gratuitamente in rete, per di più con una formula a puntate, che mi piace definire e-feuilleton?

Qualsiasi intellettuale che voglia scommettere sul futuro della nostra civiltà deve avere in questo momento un obiettivo prioritario: spingere alla lettura gli internauti, andandoli a stanare nei loro spazi. Se poi si riesce a convogliare sugli stessi testi in rete gli abituali lettori cartacei, si compie il prodigio di mettere in contatto due mondi che rischiano ormai una grave incomunicabilità.Personalmente, e nel mio piccolo, ci sto provando con il wrog, e ora ci provo con un romanzo che un po’ mischia canoni e registri (con una prevalenza del grottesco) ma ha una struttura formale classica e lineare. (altro…)

La trama del romanzo

Di |2020-09-11T15:16:44+01:001 Giugno 2017|Istruzioni per non morire|

Immaginate di svegliarvi nel cuore della notte e trovare un intruso in casa che non è fatto di carne, non è visibile a nessun altro che a voi, vi annuncia che morirete fra quattro giorni e rivela che tutti gli esseri umani, arrivati alla data fatidica, ricevono una visita identica. E’ quello che capita a Roberto, programmatore informatico di altissimo livello che vive a Parigi. (altro…)

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