Capitolo sette

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Capitolo sette: Lorette

Di |2020-09-11T15:16:41+01:0025 Giugno 2017|Istruzioni per non morire|

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Il trailer del capitolo

Musica consigliata per la lettura del settimo capitolo: Studio per pianoforte n. 8 op. 12 (Scriabin; Horowitz)

Rose era nata gracilina, accolta subito dall’incubatrice, e la preoccupazione per il suo peso aveva allertato per qualche anno i genitori prima che il pediatra li invitasse apertamente a farsi una ragione della sua costituzione fisica. Del resto la mamma non aveva una struttura diversa: la vera paura di Roberto e della mamma di Rose era che la bimba ripercorresse la medesima china fisica e anche psicologica della madre (visto quanto era costato all’equilibrio psichico di costei) la sua statura di un metro e quarantasei, per giunta applicata a uno scheletro filiforme, che pareva a rischio di spezzarsi se solo qualcuno avesse tirato vigorosamente un braccio, e a una muscolatura insensibile agli incrementi alimentari.

 

Accadeva pure che durante il rapporto la sua eccitazione franasse quando indugiava nello stringerle le braccia o la schiena e perveniva troppo celermente al contatto con le ossa spigolose o quando lei, per chiudere un’imposta da cui cominciava a filtrare troppa luce, si alzava del letto e si allontanava di qualche passo con la sua figurina che a Roberto pareva d’improvviso quella di una Barbie cui fosse stata caricata una molla. Il loro legame, ciononostante, durava e cresceva in tenerezza. Questo non impediva a Roberto di dubitare della profondità dei propri sentimenti e di accrescere l’insoddisfazione per certe giornate passate insieme nelle quali gli sembrava che avessero poco da condividere. Non fece a tempo ad affinare le sue consapevolezze prima che Lorette rimanesse incinta. (altro…)

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