Capitolo nove: Briggs
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Il trailer del capitolo
Musica consigliata per la lettura del nono capitolo: Mouth breather (The Jesus Lizard)
Rose non replicava. Roberto sollevò la testa, che quasi con amorevolezza materna l’indio gli custodiva sulla sue mani dopo avere mollato la presa sulle spalle, e intravide il volto cupo e determinato della figlia. Briggs accese una sigaretta.
“Dì, la storia di Juan che ha tradito te la sei inventata, vero?”. Espirò un interminabile sbuffo di nicotina e non attese neppure la risposta: “Ero amico di Juan, Ma in quel momento proprio non si riusciva a far ragionare Quintana. Ci è voluto un po’ perché ti mettesse a fuoco”. Rose ne incrociò per un secondo l’occhio e poi abbassò i suoi. Sembrava aver perso la baldanza di poco prima e pareva stanca, piuttosto, come una che non vede l’ora di andare a riposare in hotel dopo un lungo viaggio.
“Vedrai come ti metto a fuoco io appena arriviamo a destinazione” concluse Briggs.
“Lascia andare mio padre” il filo di voce di Rose era molto meno vigoroso delle nuvole di tabacco bruciato di Briggs, simili a lampi di cherosene nella notte. “Non sa nulla”.
“Non sa nulla? E chi sa se lui non sa? Perché ti saresti affrettata a correre qui? Se ci dai tu le informazioni in effetti non abbiamo più cosa farcene del tuo paparino. Altrimenti lo teniamo, all’inizio solo come spettatore, dei tuoi prossimi impegni e vediamo come reagisce. Dai, semplifica le cose e lo faccio scendere dalla macchina”. (altro…)