Dare il consenso
Dalla politica alle relazioni sessuali
Dubito che sia mai veramente esistita un’epoca in cui qualcuno abbia preso la guida di un’intera comunità dicendo: adesso, vi piaccia o no, fate quello che vi dico io! Quanto meno in modo sottile, ogni capo ha richiesto una forma di consenso (posso anche starmene per fatti miei, ma se poi le divinità sommergono il villaggio sotto il diluvio non venite a chiamarmi. Ah, ecco. Volevo ben dire). (altro…)
Psicologia della punteggiatura/5. Il punto esclamativo
In un brevissimo racconto di Cechov, intitolato “Il punto esclamativo” un diligente funzionario con ruolo segretariale trascorre una notte inquieta, ragionando tra veglia e sonno sulla consapevolezza con cui ha distribuito la punteggiatura nel suo ormai quarantennale disbrigo burocratico. (altro…)
Il conformista: avete qualche vita di seconda mano da passarmi? (altro…)
Inverno a Sokcho
Non è facile spiegare la motivazione della vittoria di questo libro al National Book Award 2021 nella categoria dei libri tradotti. (altro…)
Splendore vodou della musica haitiana
“Ehi bambola!”. Ancor più che in un volgare abbordaggio maschile, questa frase risulterebbe spiacevole nel contesto di un rito voodoo, quelli praticati conficcando spilli, appunto in una bambola, al fine di cagionare male in una persona lontana. (altro…)
Recensione del film “Il sol dell’avvenire”
Il sol dell’avvenire è ormai alle nostre spalle? L’ultimo, strepitoso, Nanni Moretti propone da subito un tuffo nel passato. (altro…)
Guido Reni a Madrid
Ufficio Visti
Preferirei di no. Due secoli prima di Bartleby questa frase si potrebbe attribuire a (altro…)
Mi sono fatto intervistare da Chatbot GPT-4
Siccome questo povero Chatbot GPT-4 ne avrà piene le tasche che tutti gli chiedano risposte su questo e quell’altro, ho pensato di rispondere io a lui. Gli ho proposto di intervistarmi.
Prima gli ho chiesto se sapeva chi ero. Chi te conosce. Non va su Internet, lavora sui dati che sono stati immessi.
Per testarlo gli ho proposto di intervistarmi sul libro “Offendersi”, limitandomi a chiarire che si tratta di un saggio che esplora le ragioni per cui le persone si offendono. (altro…)
Il Grande Libro per Comprare Casa
Non c’entra con letteratura, politica, scienze sociali, ma l’ho pur sempre scritto io…
L’acquisto di una casa resta in cima ai desideri degli italiani. Ma come farlo nel modo migliore e più sicuro, consapevoli dei propri diritti, delle responsabilità delle altre figure in gioco (venditore, agente immobiliare, banca, notaio) e degli impegni che si assumono nel corso della trattativa?
Per la prima volta lo spiega, in modo chiaro, accessibile e perfino divertente, un professionista super partes delle compravendite, il notaio e scrittore Remo Bassetti.
Un volume che spazia anche in campi non giuridici, utile a tutti quelli che accarezzano l’idea di comprare un immobile, che sia per viverci, per passarci le vacanze o per investimento. Si rivolge a chi non è del mestiere, ma anche a chi pensa di saperne già abbastanza e potrebbe invece scoprire di non avere in tasca le chiavi di casa.
La favolosa storia di Rachmaninov e del suo terapeuta
Il secondo concerto piano. Un racconto che vi propongo per il 150° anniversario della nascita
Le note di apertura della Quinta Sinfonia di Beethoven, forse le più famose nella storia della musica, rappresentano il destino che picchia sull’uscio. L’arpeggio pianistico iniziale del Secondo Concerto di Rachmaninov, (altro…)
Sette brevi constatazioni su occupazione e lavoro
Potrei aggiungere al titolo di questo articolo: e nessuna è positiva.
Vediamole allora, queste sette constatazioni.
1) Le grandi aziende tecnologiche hanno proseguito l’ondata di licenziamenti cominciata alle fine del 2022. Il conteggio, con gli ultimi esuberi di Twitter, Meta e Microsoft, sale quasi a 100.000 solo nei primi due mesi del 2023, già oltre la metà dell’intero scorso anno. Vero è che le corporation avevano massicciamente assunto tra il 2020 e il 2022, quando pareva che la pandemia avrebbe cambiato stabilmente le abitudini di vita. (altro…)
“Amor proprio” dal “Dizionario filosofico”, estratto da Voltaire
Libri usati
O che si dovrebbero usare. Brevi passi da sottolineare, a volte da percorrere.
Uno straccione dei dintorni di Madrid chiedeva con gran dignità l’elemosina; un passante lo apostrofò: “Non vi vergognate di fare questo mestiere ignobile, mentre potreste lavorare?” “Signore” rispose il medicante “io vi ho chiesto del denaro, non dei consigli”; poi gli voltò le spalle conservando tutta la sua dignità castigliana. Era uno straccione orgoglioso e la sua vanità veniva ferita per un nonnulla. Chiedeva l’elemosina per amor di se stesso e, sempre per amor di se stesso, non tollerava rimproveri.
Un missionario, viaggiando in India, incontrò un fachiro carico di catene, nudo come una scimmia, sdraiato bocconi, che si faceva frustare per i peccati dei suoi compatrioti, i quali gli gettavano qualche soldo. “Che rinuncia a se stesso!” diceva uno degli spettatori. “Rinuncia a me stesso?” ribatté il fachiro. “Sappi che io mi faccio frustare il deretano in questo mondo solo per fare altrettanto co voi nell’altro, quando voi sarete cavalli e io cavaliere.”
Quanti hanno detto che l’amore di sé è la base di tutti i nostri sentimenti e di tutte le nostre azioni hanno dunque avuto pienamente ragione, in India, in Spagna, e in tutta la terra abitabile: e come nessuno scrive per dimostrare degli uomini che hanno una faccia, non c’è bisogno di provar loro che hanno dell’amor proprio. Questo amor proprio è lo strumento della nostra conversazione; assomiglia allo strumento che ci serve a perpetuare la specie: ci è necessario, ci è caro, ci procura piacere, ma bisogna tenerlo nascosto.
Recensione del film “Gli spiriti dell’isola”
C’è gente che darebbe un dito per un amico, anche se è terribilmente noioso. La scintilla narrativa de Gli spiriti dell’isola è invece un personaggio che darebbe il dito per un amico, anzi un ex amico, proprio perché è noioso. (altro…)
Recensione del film “Decision to leave”
Far morire decine di persone in modo truculento rende migliori? A quanto pare la risposta può essere affermativa, a condizione che i decessi avvengano in scena, il suo allestitore faccia di mestiere il regista e l’elevamento valoriale si riferisca alla padronanza dei mezzi espressivi. (altro…)