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Web philosophy2020-09-11T15:17:12+01:00

I big data snobbano i modelli scientifici

Chi raccoglie e ordina secondo criteri la gran parte della pubblicità nel mondo? Google. Cosa capisce di convenzioni della pubblicità e di teorie del linguaggio, o di analisi semantiche? Niente. Partendo da questa constatazione, nel 2008, Chris Anderson, all’epoca direttore di Wired, annunciò la fine del metodo scientifico, per come l’avevamo sempre considerato, o almeno dalla sua utilità. (altro…)

By |17 Gennaio 2020|Categories: 11, Web philosophy|Tags: , |

Microtargeting politico: profilati e fregati

Ma tutta la comunicazione politica è diventata una distopia: ecco i suoi sette tasselli

Un giorno, durante una campagna elettorale, potrebbe arrivarvi un eccitante messaggio pubblicitario su Facebook. Finalmente avete trovato un candidato, Ciccio Mennella, che realizza il vostro sogno.

“Se sarò eletto realizzerò il Ponte sullo Stretto”.

E’ sempre stato il vostro pallino. Forse perché fate il pendolare tra Reggio Calabria e Messina.

(altro…)

By |12 Dicembre 2019|Categories: 10, Il futuro della democrazia, Web philosophy|

Cosa non quadra nell’anominato sul web

Immagina, lettore, che sopra un’affollata chat su Facebook un utente ti inviti a stare zitto visto che hai ricevuto numerose condanne penali. Essendo tu incensurato decidi di querelarlo per diffamazione. Lui però usa un nickname e il massimo che nelle indagini si potrà fare è risalire al suo indirizzo IP e chiedere alla piattaforma, (altro…)

By |15 Novembre 2019|Categories: 12, Web philosophy|Tags: , |

I commenti sui social sono un buon motivo per punire un dipendente pubblico? L’insegnante, il giornalista e la libertà di pensiero.

Da pochi giorni l’insegnante novarese che aveva manifestato apprezzamento su Facebook per la morte di un carabiniere ha ripreso servizio, non a contatto però con gli studenti. (altro…)

By |13 Settembre 2019|Categories: Web philosophy|Tags: , , , |

Blockchain in panne

La blockchain è la più ideologica fra le tecnologie digitali. Costituisce il culmine dell’anarco-libertarismo che ha animato inizialmente lo spirito della Silicon Valley e la sua sfiducia verso ogni forma di autorità centrale. L’idea di fondo è che grazie a un controllo distribuito fra i partecipanti a un network (altro…)

By |26 Luglio 2019|Categories: Web philosophy|Tags: |

Vorreste essere giudicati da un magistrato o da un algoritmo?

Si discute molto sull’opportunità che i membri del Consiglio Superiore della Magistratura siano nominati per sorteggio invece che per elezione. Ma tutto sommato essere scalzati dall’esercizio della volontà deliberativa a favore di un criterio casuale non è il macigno più grosso che grava sulla professione dei magistrati. Essi potrebbero essere sostituiti dall’intelligenza artificiale in alcune fasi del diritto penale. Non si tratta di fantascienza ma di quanto è già in corso nell’evolversi dell’automazione giudiziaria, e comincia a funzionare attivamente negli Stati Uniti. (altro…)

By |19 Luglio 2019|Categories: Web philosophy|Tags: , , |
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