“Stupro” di Margherita Granbassi

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Antologia di Giudizio Universale, dalla “Guida al corpo della donna”

Non viene voglia, no, di stare a fare tanta filosofia sullo stupro. Di stare a inseguire la psicologia dei violentatori, di buttare li una battuta, di fare analisi sociologiche. Si vorrebbe chiudere la pagina, e tutta la voce, infilando in mezzo un maiuscolo come

È UN ATTO SESSUALE

IMPOSTO CON LA VIOLENZA

 

Però poi ti rendi conto che la separazione di mondi viene accentuata, perché chi ne inorridiva prima – e gli viene la pelle d’oca quando legge una cronaca sul giornale – si volta dall’altra parte disgustato da queste semplici otto parole, e chi rimane indifferente dice e vabbè, cosa ci avete dimostrato con questo maiuscolo? E quelli che fanno parte della categoria odiosa possono trovare la frase eccitante ed evocativa.

 

Meglio rimanere asciutti, e ricordare che:

In Italia lo stupro era “tutelato” dal Codice Rocco per il quale la violenza sessuale ledeva la moralità pubblica: i reati di violenza sessuale e incesto erano rispettivamente parte dei “Delitti contro la moralità pubblica e il buon costume” (divisi in “Delitti contro la libertà sessuale” e “Offese al pudore e all’onore sessuale”) e dei “Delitti contro la morale familiare”. Con la legge n. 66 del 1996, Norme contro la violenza sessuale, si afferma il principio per cui lo stupro è un crimine contro la persona, coartata nella sua libertà sessuale, e non contro la morale pubblica.

Il 19 gennaio 2008 il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha votato la risoluzione n. 1820, che include l’uso della violenza sessuale come arma in guerra, e si propone di combattere tale pratica.

 

Meglio attenersi ai dati brutali, per cui:

In Italia sono sei milioni e 743mila le donne dai 16 ai 70 anni vittime di violenza fisica o sessuale nel corso della vita (il 31,9% nella fascia di età considerata). Cinque milioni di donne hanno subito violenze sessuali (23,7%), 3 milioni 961mila violenze fisiche (18,8%). Circa 1 milione di donne ha subito stupri o tentati stupri (4,8%).

Nel solo 2006 il numero delle donne vittime di violenza ammonta a 1 milione e 150mila (5,4%). Sono le giovani dai 16 ai 24 anni (16,3%) e dai 25 ai 34 anni (7,9%) a presentare i tassi più alti. Il 3,5% delle donne ha subito violenza sessuale, il 2,7% fisica. Lo 0,3%, cioè 74mila donne, ha subito stupri o tentati stupri. La violenza domestica ha colpito il 2,4% delle donne, quella al di fuori delle mura domestiche il 3,4%. Questo per quanto riguarda le denunce. Il sommerso raggiunge il 96% delle violenze perpetrate da non partner e il 93% di quelle da partner: in pratica quasi tutti i casi d violenza e stupro non vengono denunciati.

Fonte: rapporto Istat La violenza contro le donne, che contiene i risultati di una ricerca svolta nel 2006. Questa è la prima indagine interamente dedicata al fenomeno della violenza fisica e sessuale contro le donne, ed è frutto di una convenzione tra l’Istat – che l’ha condotta – e il ministero per i Diritti e le pari opportunità – che l’ha finanziata. In precedenza alcuni dati erano stati rilevati all’interno dell’indagine sulla sicurezza dei cittadini, nel modulo “Molestie e violenze sessuali” rivolto alle sole donne dai 14 ai 59 anni.

Bisognerebbe rifare ogni anno una indagine così. E pubblicarla attraverso siti web, giornali, speciali televisivi e radiofonici, libretti distribuiti gratuitamente nei luoghi pubblici.

 

Meglio sottolineare che:

Lo stupro è un reato anche se a compierlo è un noto regista e intellettuale contro una tredicenne confusa; anche se lo stupratore è il marito della vittima; anche se viene commesso in un paese (le Maldive) dove non è considerato un reato.

Lo stupro non è meno grave se a essere stuprata è una donna in jeans che passeggia in una zona isolata di notte. Il vecchio, mai domo e sempre aggiornato argomento “sì, però se la signorina avesse evitato” è un altro stupro.

Lo stupro etnico è un crimine di guerra.

Lo stupro c’era anche prima che arrivassero gli immigrati, anche prima che “parlava con un accento straniero”.

Votazione finale

I giudizi

soli_4
Perfetto


Alla grande


Merita


Niente male


Né infamia né lode


Anche no


Da dimenticare


Terrificante

ombrelli_4
Si salvi chi può

Di |2020-09-11T15:16:22+01:0026 Gennaio 2018|Giudizio Universale antologia|

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