Lettera (a Gesù) di un bambino malnato

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Resa pubblica dalla scuola elementare “Vittorio Alfieri” di Lonate Pozzolo, scritta da M.F, di otto anni, in occasione del compito: “Scrivi una lettera di Natale per Gesù Bambino”.

“Caro Gesù e Bambino,

aiutami a  rispettare la promessa ai miei genitori, quella che quest’anno non farò il buonista.

Ho già cominciato a impegnarmi e ho smesso di dividere la mia merenda con Rashid e tornatene al tuo cazzo di paese gli ho detto. Papà mi ha raccontato che adesso il capo dell’Italia è un signore buono che ha messo un muro davanti al mare per fermare l’invasione degli uomini neri che vorrebbero prendersi l’Italia e ho visto sul telefonino che qualche barca ci ha sbattuto e si è rovesciata e che sono caduti tutti nell’acqua buia anche dei bambini che crepino.

Io voglio che tutti stiamo ognuno a casa sua tranne quando con la famiglia andiamo in vacanza che però non diamo fastidio a nessuno e anzi devono solo ringraziare perché papà è generoso e lascia un sacco di mance ma papà dice che non è vero che ognuno sta a casa sua e che se qualcuno si avvicina alla casa nostra lui gli spara subito e io spero che anche se lo vede lontano papà lo ammazza come un cane come un cane come un cane.

Caro Gesù e Bambino anche se non è giusto che Rashid si prende la mia merenda ti devo confessare che non era proprio mia perché l’avevo rubata a un altro compagno e anche se non sta bene tu lo sai che lo fanno tutti e allora perché dovrei essere proprio io che no. Pure la mamma adesso che ci sono venuti a mettere una multa a casa perché hanno detto che non avevamo il permesso per costruirla ha detto che allora quello di fronte e ha aggiunto vuoi vedere che i neri non chiedono il permesso a nessuno e allora perché noi sì e siccome urlava e mi sono messo a piangere mi ha tranquillizzato e ha detto vedrai che nessuno ce la tocca la casa perché arriva il perdono. E allora Gesù e Bambino che io lo so che tu perdoni tutto e quindi penso che la mamma anche se lo aspetta da te ti prego fallo venire questo perdono tu hai perdonato pure a quelli che ti hanno ammazzato me lo ha raccontato papà e forse lì hai esagerato perché papà dice che devono stare all’inferno per l’eternità e che qualcuno tanti anni fa ci stava provando e hanno sbagliato a fermarlo e che anche in Italia tanti anni fa c’era uno che faceva diverse cose buone anche se adesso vogliono dire che no.

Caro Gesù e Bambino ti prometto che non farò più il buonista neppure quando sono in mezzo alla strada e anche quello ho cominciato perché la settimana scorsa ho incontrato delle persone che ne stavano picchiando una che stava per terra e mi hanno chiamato ragazzino tiragli un calcio anche tu a questo frocio e gliel’ho tirato in faccia forte come quando batto i calci di punizione e quando a casa l’ho raccontato a papà ha detto che non è bello tirare i calci in faccia però è contento che vede che sono un uomo vero e che quelli sono malati e può darsi che i calci che li guariscono. Poi si è messo a ridere e mi ha chiesto se io la metto la mano sul culo alle compagne di classe e io sono diventato rosso e papà ha detto che non devo avere vergogna e che alle donne pure se poi fanno chiasso ci fa piacere e ha detto che se avevo paura con le ragazze potevo esercitarmi con la maestra che mi pare una mezza troia ha detto e che potevo dirle che la mano era pure da parte sua.

Caro Gesù e Bambino tu lo hai visto che quando ho picchiato un compagno perché a casa hanno detto che mi devo far rispettare e la maestra si è messa a strillare e mi ha chiamato alla cattedra e io le ho messo una mano sul culo per calmarla tutti si sono messi a ridere e solo lei si è messa a strillare ancora di più e ha detto fai venire i tuoi genitori se no domattina non entri a scuola e mi ha mandato fuori in corridoio. Però non mi è dispiaciuto troppo perché in  corridoio ho potuto guardare il presepe che mi piace tanto e che mamma mi ha detto che se non cacciano Rashid finisce che lo tolgono perché Rashid non lo vuole e poi la mamma mi ha detto che pure lei da piccola ci piaceva stare ore a guardare il presepe e anche adesso è quasi come quando guarda la vetrina del negozio dove vendono le scarpe con il tacco. Mi piace anche che per fare le grotte nel presepe a scuola hanno usato la carta di giornale perché i giornali non servono a niente oltre che scrivono cose false e allora speriamo che li usano tutti per i presepi fino a che non se ne trovano più.

Caro Gesù e Bambino tu lo hai visto e puoi testimoniare che papà è stato gentile con la maestra e le spiegava che i bambini bisogna prenderli come sono ed è stato solo quando è intervenuto il preside che papà si è arrabbiato e ha tirato a lui la sedia in faccia. Ti prego Gesù Bambino dillo anche tu al giudice che il preside era brutto pure prima non è vero che l’occhio se lo è ridotto così adesso non vorrei che davvero papà fosse punito perché lo ha fatto solo per difendermi. Adesso papà dice vuoi vedere che questi stuprano e rubano e il giorno dopo gli danno un premio per non dire dei politici che sono tutti mafiosi e si sono fatti le leggi per non pagare le tasse e adesso se la vanno a prendere con un poveraccio che discute con uno di questi insegnanti del cazzo che c’hanno la puzza sotto al naso perché hanno studiato sono tutti comunisti e non fanno niente dal mattino alla sera e rubano lo stipendio e poi lo stesso non valgono niente perché insegnano materie che non valgono niente come loro e infatti girano tutti con le pezze al culo. E poi papà si è attaccato a Facebook e ha fatto una cosa divertentissima ha trovato una foto del preside orbo sul giornale che lo aveva intervistato e ha scritto agli amici di Facebook ragazzi occhio a questo ed è stato coperto di like e di faccine col sorriso e poi ha scritto che quello era un comunista che aveva fatto piangere suo figlio e aveva imposto a tutti gli insegnanti che mettessero otto a Rashid e allora centinaia di persone lo hanno coperto di insulti minchione bastardo ti venisse un cancro ti veniamo a prendere sotto casa e il ministero ha mandato un ispettore perché voleva capire meglio questa storia e io sono contento che nel frattempo mi hanno fatto rientrare a scuola perchè non volevo perdere la festa prima di Natale.

Caro Gesù e Bambino io ti chiedo di portarmi tanti bei regali magari l’abbonamento a Netflix che certi amici grandi dicono che è bellissimo e se veramente entra qualcuno nella casa nostra ti prego che spara più veloce di papà e poi scarica il caricatore sulla mamma perché così posso invitare gli amici e guardarmi Netflix in pace che papà e mamma sono all’antica e ci tengono che a una certa ora mi vado a coricare.

Caro Gesù e Bambino io poi non ho capito bene se dei regali ti occupi tu oppure Babbo Natale e non mi interessa però secondo me è meglio che decide uno solo se no si fa casino. Grazie Gesù e Bambino, e ricordati di portare la pace nel mondo”.

Di |2020-09-11T15:09:22+01:0021 Dicembre 2018|Motori di ricerca interiore, Scuolabus|

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